Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Via Bindoni, il blitz di Conte «Bisogna tornare alla legalità»

Il sindaco: situazione insostenib­ile, task force e controlli sulle assegnazio­ni

- Silvia Madiotto

TREVISO L’ultima rissa, martedì sera, ha fatto suonare un campanello d’allarme a Ca’ Sugana. Il sindaco Mario Conte, appena indossata la fascia tricolore, aveva subito annunciato controlli a tappeto sulle case popolari ma ieri pomeriggio ha fatto di più. Un sopralluog­o in via Bindoni, tra le aree più calde per i conflitti fra famiglie di diverse etnie rom e sinti, accompagna­to dalla polizia locale, e ha affermato: «Da ora si cambia. Si parte da via Bindoni perché è il simbolo del degrado, ma già da domani (oggi, ndr) abbiamo individuat­o altre zone su cui accendere i riflettori. E serve uno sforzo da parte di tutti».

Conte ha chiesto la collaboraz­ione di Ater, servizi sociali del Comune, forze dell’ordine, fornitori di gas, energia elettrica e acquedotto. «Convocherò una task force per verificare che tutto si svolga nella legalità, saranno passate al setaccio tutte le assegnazio­ni di alloggi popolari, controller­emo abusi edilizi e allacciame­nti abusivi – spiega -. Non abbiamo intenzione di mettere le briciole sotto il tappeto, la situazione è insostenib­ile e le cose devono cambiare».

L’episodio che ha fatto scattare il sopralluog­o è una lite tra ragazzini sfociata in una rissa fra famiglie rivali, con minacce, coltelli e parenti in strada a gridare. È una convivenza difficile da molti anni, quella in via Bindoni. «Non possiamo far finta di niente, i residenti sono preoccupat­i, ho parlato con alcuni di loro, mi hanno accolto nelle loro case, sicurezza e ordine pubblico sono problemi che dobbiamo affrontare con priorità – continua il sindaco -. Ho voluto dimostrare la mia presenza, congiunta con le forze dell’ordine. Parlerò di questa situazione anche con la Prefettura, che già la conosce. Non conta chi o cosa è stato fatto in precedenza, io tiro una linea, si comincia da qui. Non sarà semplice ma metteremo in campo ogni strumento a nostra disposizio­ne».

Sono una ventina le abitazioni di via Bindoni. E i controlli non si fermeranno lì. «Voglio controllar­e assegnazio­ni e legalità in tutti gli alloggi popolari. Saranno controlli a tappeto e a sorpresa».

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