Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Manera sicuro: più centraline contro lo smog
TREVISO Braccio destro del sindaco Mario Conte ma soprattutto un tecnico, laurea in chimica, dirigente d’azienda, membro della commissione regionale Via (che lascerà per sua scelta), esperienza in Federmanager e nel consiglio della Camera di Commercio. Alessandro Manera, professionista e leghista, ieri ha preso possesso del suo ufficio a Ca’ Sugana: è il nuovo assessore all’ambiente, al personale, alla smart city e ai fondi europei.
Il primo documento trovata sulla scrivania?
«L’organigramma del Comune: ci sono 570 dipendenti, è un assetto complesso che dovrò studiare. Il dirigente della mia struttura organizzativa, una persona molto preparata come l’ingegner Pierobon, sta per andare in pensione. Dovremo pensare a come sostituirlo».
Ha detto che bisogna migliorare gli strumenti di monitoraggio dell’aria, in che modo?
«In questo momento ci affidiamo a numeri che potremmo dire veritieri ma che sono datati, sono cambiati traffico, attività produttive, mezzi in transito, oggi ci sono molti
Euro 6 ma il piano risale a quando c’erano soprattutto
Euro 3. C’è una sola centralina in via
Lancieri di Novara, ne servirebbe una in zona stazione, nodo viario importante per i mezzi pubblici, con rallentamenti che creano code e smog».
Assessore
La Strada Ovest è una delle più trafficate e inquinate. Sarà ripensata?
«Taglia la città da nord a sud, deve essere oggetto di studio. Non si risolve il problema spostando il tappo, ma con una valutazione generale, soprattutto in considerazione dell’impatto che potrebbe avere la Pedemontana. Mancano i percorsi protetti per le biciclette, fondamentali».
E poi le grandi opere, aeroporto e ospedale.
«Vanno interpretati nel loro contesto, studiandone la viabilità e le variabili, per l’aeroporto il futuro ipermercato all’ex Marazzato e il Quarto Lotto, per l’ospedale il parcheggio di Prato della Fiera e il Terraglio Est, con l’obiettivo di eliminare il parcheggio parassita alla Chiesa Votiva».
A proposito di Chiesa Votiva. È il suo quartiere di origine, ora risiede a Paese. Il Pd ritiene che un assessore che non vive in città sia meno a contatto con il territorio.
«Interessante (sorride, senza livore, ndr), vivo a 3,8 km dal confine con Treviso, sono più vicino di chi abita a Canizzano. Faccio notare che il Pd è passato da “aiutiamoli a casa loro” a “paroni a casa nostra”, ora possono iscriversi alla Lega». Anche se, da qualche tempo, Manera sta cercando casa in città. (S.Ma.)