Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Grandinata, danni per un milione «Chiesto lo stato di crisi in Regione»

Feltre, quantifica­te dal Comune le perdite a privati e pubblico per il risarcimen­to

- Moreno Gioli

FELTRE Ha raggiunto quota 1 milione di euro la quantifica­zione dei danni causati dall’eccezional­e grandinata che lo scorso 12 giugno ha flagellato Feltre e che, seguita dalla pioggia battente, ha provocato ingenti danni a veicoli, abitazioni, coltivazio­ni e attività produttive, oltre che vari allagament­i di scantinati. A seguito della richiesta dello stato di crisi presentata in Regione dal sindaco Paolo Perenzin, a una settimana dall’apertura dei termini per presentare le segnalazio­ni documentat­e dei danni, agli uffici comunali sono arrivati oltre 350 moduli da parte di privati e titolari di aziende, per un ammontare complessiv­o di 750mila euro.

Di questi, 100mila si riferiscon­o a danni al patrimonio immobile dei privati (abitazioni e fabbricati), 170mila riguardano i danni alle auto (va ricordato che potevano essere segnalati solo i danni a vetri e fanali, esclusi quindi i danni estetici alle carrozzeri­e), mentre a 480mila ammontano le perdite segnalate dalle attività produttive.

Ingenti anche i danni subìti dal patrimonio pubblico. Dai tecnici comunali sono stati stimati oltre 250mila euro di danneggiam­enti fra strade, palazzi storici, edifici e mezzi pubblici colpiti in maniera più o meno grave dalla pioggia e soprattutt­o dalla grandinata. Il totale dei danni censiti supera quindi il milione di euro.

Raccolte tutte le segnalazio­ni, martedì il Comune di Feltre ha provveduto a inoltrare alla Regione la relazione contenente il computo complessiv­o. «L’evento è stato di portata certamente eccezional­e, come testimonia­no le moltissime segnalazio­ni di danni consegnate in questi giorni ai nostri uffici», commenta l’assessore alla Protezione civile Adis Zatta, che aggiunge: «Abbiamo raccolto anche quelle provenient­i dai cittadini residenti in altri Comuni e che si trovavano a Feltre con la propria macchina e hanno subìto la rottura di parabrezza, finestrini laterali, fanali e luci posteriori». Ora la palla passa alla Regione, che dovrà fare pressione sul governo affinché venga riconosciu­to lo stato di emergenza, che aprirà la strada all’eventuale stanziamen­to di fondi. Le richieste di risarcimen­to consegnate in Comune non costituisc­ono infatti, da sole, titolo per il riconoscim­ento del risarcimen­to, come ricorda l’assessore Zatta: «Come già sottolinea­to, va precisato che si tratta di una ricognizio­ne preliminar­e dei danni a cui dovrà seguire, auspicabil­mente, uno stanziamen­to governativ­o. Ma non vi è certezza né dei risarcimen­ti, né della loro misura, né dei tempi necessari. Seguiremo comunque la partita, affinché sia il Comune che i cittadini danneggiat­i dal maltempo possano avere ristoro delle loro perdite».

Ora resta l’attesa per la quantifica­zione dei danni causati, pochi giorni fa, dalle copiose piogge che hanno interessat­o le frazioni a nord est di Feltre e Cesiomaggi­ore. In questo caso la grande quantità di pioggia ha causato piccoli smottament­i e allagament­i di cantine e garage nelle frazioni di Arson e Villabruna, oltre che in numerose abitazioni di Cesiomaggi­ore, il territorio più colpito dal violento fenomeno. Furono una decina gli interventi di vigili del fuoco e volontari. Anche in questo caso i Comuni di Feltre e Cesiomaggi­ore hanno avviato l’iter per la richiesta ufficiale dello stato di crisi.

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