Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Quattro profughi nel rimorchio Hanno viaggiato per due giorni dentro un tir bulgaro, scoperti a Conegliano sulla Pontebbana. Disidratat­i, sono stati portati in ospedale: uno è minorenne

- Milvana Citter

CONEGLIANO (TREVISO) Un taglio sul telo che copre il cassone. Così i quattro profughi trovati sabato sera dalla polizia in precarie condizioni fisiche, sono riusciti a salire sul rimorchio di un tir bulgaro e passare il confine per entrare in Italia. All’insaputa del conducente, un 41enne bulgaro che ha chiesto aiuto alla polizia quando, da quel rimorchio ha sentito provenire dei rumori sospetti. Erano le richieste di aiuto di quattro giovani migranti, che clandestin­amente erano saliti sul suo camion per fuggire da chissà quali tragedie.

E che, dopo almeno due giorni passati dentro quello spazio angusto, con temperatur­e altissime e poca aria, erano ormai allo stremo. E ai quattro è andata bene, un mese fa, un migrante non identifica­to è stato trovato privo di vita nel cassone porta attrezzi di un camion appena arrivato da Patrasso.

I quattro sono stati trovati nel tardo pomeriggio di sabato quando, arrivando da Trieste, mentre transitava lungo la statale Pontebbana a Conegliano, il camionista ha improvvisa­mente fermato il mezzo pesante.

Dal rimorchio provenivan­o, infatti, colpi sordi, come se qualcuno cercasse di farsi sentire. L’uomo ha avuto paura di controllar­e, probabilme­nte temendo le conseguenz­e che avrebbe potuto provocargl­i quel “carico” che, a suo dire, si è ritrovato senza volere.

Ha bloccato il camion è sceso, e si è rivolto alla prima persona che si è trovato davanti. Gli ha chiesto aiuto, ripetendo: “Polizia, polizia” e indicando il rimorchio. Subito il passante ha composto il 113, la chiamata è arrivata al Commissari­ato di Conegliano.

Sono stati i poliziotti ad aprire il rimorchio scoprendo all’interno i quattro migranti. Tre giovani tra i 20 e i 30 anni d’età e un minore. I quattro hanno dichiarato di arrivare dal Pakistan e dall’Afghanista­n.

Le loro condizioni di salute non erano buone, disidratat­i e provati dal viaggio, hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso. Sono stati quindi trasferiti all’ospedale di Conegliano dove sono stati curati.

E in ospedale è arrivata anche la conferma che, uno dei quattro è minorenne e non è accompagna­to, non essendo imparentat­o con nessuno dei suoi compagni. Una volta dimessi, sono stati ascoltati dai poliziotti del Commissari­ato guidati dal dirigente Massimo Olivotto e dagli investigat­ori della squadra mobile.

Hanno raccontato di essere saliti sul camion per varcare il confine. E lo avrebbero fatto, almeno un paio di giorni prima di essere salvati, all’insaputa del conducente che non si è accorto di nulla.

Non hanno invece saputo spiegare dove sono saliti sul mezzo. Il camion partito dalla Bulgaria, è entrato in Italia dalla Slovenia, passando per Trieste.

Stessa versione fornita dal 41enne bulgaro, sentito dagli investigat­ori, che ha ripetuto di non essersi accorto di nulla.

E che sarebbe confermata da quel taglio sul telo del rimorchio, praticato dai quattro giovani per introdursi nel camion durante una sosta.

Il mezzo è stato posto sotto sequestro dal magistrato di turno Anna Andreatta, che ha disposto un’indagine.

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