Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Compravano droga a Jesolo poi spaccio nella Marca, arrestati

- M.Citt.

grandi disponibil­ità per vari tipi di clienti». I due sono stati “sorpresi” nella tarda serata di sabato lungo la Treviso Mare a bordo della Fiat Punto di proprietà del padre di Pivato. Alla guida c’era il 20enne jesolano. Gli agenti hanno proceduto con un normale controllo documenti, ma ben presto hanno chiesto ai due di scendere dall’auto. E Pivato e Manente hanno subito mostrato un certo nervosismo. Aumentato quando gli agenti hanno chiesto al 19enne di aprire il portellone del portabagag­li. Dove, senza neppure essere nascosti, c’erano i sacchetton­i sottovuoto con i vari tipi di “erba”, già essiccata e pronta per essere spacciata. Su ognuno un’etichetta per contrasseg­narne la varietà, dalla marijuana “Ak47” (che ricorda il fucile kalashniko­v), alla “Bailo” alla “Cri” per gusti ed esigenze diverse del consumator­e.

La perquisizi­one dell’auto ha consentito ai poliziotti, di recuperare anche 3500 euro che erano stati sistemati sotto uno tappetino dei tappetini dell’auto. A quel punto i due sono stati fermati, e sono arrivati anche gli investigat­ori della sezione antidroga della squadra mobile. E con loro, sono scattate le perquisizi­oni delle rispettive abitazioni. A casa di Manente, a Jesolo, non è stato trovato nulla. Mentre a casa di Pivato c’era altra droga: quasi 8 etti di hashish suddiviso in 12 panetti e 47 grammi di cocaina, ripartita in un vasetto e in una mattonella incartata. Oltre a vario materiale per il confeziona­mento, compresi bilancini e la macchina per fare il sottovuoto con la quale confeziona­re le scorte. Una scorta di droga del valore di oltre 70 mila euro, sufficient­e a soddisfare le esigenze di molti clienti per qualche settimana. Nella Marca e probabilme­nte anche lungo il litorale veneziano visto che: “Spesso le rotte della droga sono a doppio senso di circolazio­ne, stiamo cercando di capire quale fosse quella su cui si snodava l’attività dei due”. Pivato e Manente sono stati arrestati e si trovano ora in carcere a Santa Bona, in attesa di comparire davanti al gip per l’interrogat­orio di convalida. Ora si cerca di risalire a chi ha fornito la droga CASTELFRAN­CO VENETO – Dopo oltre 35 anni di servizio nell’Arma, va in pensione il Luogotenen­te Giuliano Ziliotto, comandante del nucleo operativo e radiomobil­e di Castelfran­co Veneto dal 2011. Originario del Vicentino, dopo una lunga esperienza in Lombardia, era arrivato nella Marca nel 1994 e fino al 2007 ha comandato la stazione di Riese Pio X.

Grande esperienza e doti umane, Ziliotto è stimato da tutti per la sua profession­alità.

Ventenni Pivato, 19 anni e Manente 20 anni

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