Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Erostrato, l’indagato giocava per ore con quel «nickname»

La perizia sui computer della famiglia Aquini: ricerche ossessive sul caso

- Davide Piol

BELLUNO Giorno e notte incollati allo schermo del computer alla ricerca di una possibile notizia su Erostrato. È il quadro che emerge dalla perizia chiesta dalla Procura di Belluno sui pc sequestrat­i a casa di Nemesio e Samuele Aquini, i due indagati (rispettiva­mente padre e figlio) per gli episodiatt­entati nei comuni di Cesiomaggi­ore e Santa Giustina dal luglio 2017 a febbraio scorso. Incendi di baracche, scritte sataniche e razziste, false lettere all’antrace al sindaco e a una scuola locale, minacce, fino all’ultimo terribile gesto: un pacchetto di caramelle «Haribo» infilzate con gli spilli e lasciate nel cortile di un asilo alla mercé di chiunque, compresi i bambini.

La perizia arrivata qualche giorno fa in Procura parla di una ricerca ossessivo-compulsiva su Erostrato e sugli sviluppi delle cronache locali e nazionali. Tra le ricerche eseguite dai due indagati sono state trovate parole come «incendio», «caramelle Haribo» e in generale qualsiasi cosa potesse ricondurli a Erostrato. Nel computer era stata creata anche una cartella intitolata «appunti Er» contenente tutti gli articoli di giornale usciti sul caso. Immediato e quasi scontato il collegamen­to tra le due lettere «Er» con cui il vero Erostrato era solito firmarsi.

L’unico problema è sulla data delle ricerche perché i pc sono stati resettati varie volte. Non ci sono un giorno e una data precisi, ma è possibile risalire solo più o meno al periodo.

Altro dettaglio singolare emerso dal controllo sui computer è un gioco di ruolo online, «Liberal crime squad», su cui Samuele perdeva ore. Si tratta di una banda criminale di liberali che girano per la città a indottrina­re gli ultimi conservato­ri rimasti. E come si poteva chiamare il suo per- sonaggio se non Erostrato? Coincidenz­e, forse, ma cominciano a essere tante.

Tra pochi giorni dovrebbe arrivare la perizia calligrafi­ca chiesta alla grafologa di Padova che si è trovata tra le mani un bel malloppo di scritti, disegni e preghiere sataniche. Più tempo invece per la perizia del Ris (Reparto investigaz­ioni scientific­he) dei carabinier­i di Parma.

Intanto passato un anno da quando Erostrato è apparso per la prima volta imbrattand­o i magazzini comunali di Cesiomaggi­ore e poi la parete sud del cimitero locale. A fine luglio erano comparse scritte inneggiant­i a Hitler sul retro della chiesa di Calliol e sui muri della chiesetta di Sant’Agapito in Valle di Canzoi. Poi l’incendio al deposito di legna a Morzanch.

Il 30 agosto Carlo Zanella, sindaco di Cesiomaggi­ore, aveva ricevuto una lettera piena di insulti e minacce firmata Erostrato. Altri due incendi a fine novembre a Morzanch e a Norcen (Pedavena). Il 18 dicembre falsa lettera all’antrace alla scuola elementare di Cesiomaggi­ore e a fine gennaio le caramelle con gli spilli all’asilo di Cergnai.

Un anno fa l’avvio Lo stalker e attentator­e iniziò la sua persecuzio­ne 12 mesi fa

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Sotto, da sinistra, Samuele e Nemesio Aquini, rispettiva­mente figlio e padre indagati per la persecuzio­ne andata avanti per mesi a Cesiomaggi­ore e Santa Giustina Sopra, una rivendicaz­ione di Erostrato
Nel mirino Sotto, da sinistra, Samuele e Nemesio Aquini, rispettiva­mente figlio e padre indagati per la persecuzio­ne andata avanti per mesi a Cesiomaggi­ore e Santa Giustina Sopra, una rivendicaz­ione di Erostrato
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