Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
H-Farm, oltre al Campus bocciato anche il nodo-accreditamenti
RONCADE (TREVISO) Le delicate questioni ambientali che HFarm ora dovrà obbligatoriamente affrontare per superare la Valutazione di impatto ambientale (Via), necessaria alla realizzazione del Campus per 1.500 studenti a Ca’ Tron (Roncade), pare non siano l’unico intoppo nei progetti formativi della società di Riccardo Donadon.
Stanno infatti emergendo alcune ulteriori questioni, legate all’accreditamento delle attività didattiche in corso secondo i modelli delle scuole certificate come «Ib World School», dove Ib sta per «baccalaureato internazionale», ossia una qualificazione riconosciuta da un’organizzazione internazionale
(Ibo).
«Il nostro modello didattico segue il curriculum dell’International Baccalaureate Organization (IBO), che rilascia il diploma IB», si legge nel sito di H-Farm. La certificazione come scuola internazionale, però, per H-International School (l’insegna con cui si presentano i progetti educativi di H-Farm) si limita per ora ai segmenti «Pyp» e «Myp», cioè agli studenti fino ai 16 anni. Mancano cioè il terzo e quarto step, ossia il programma per il diploma IB (Dp, dai 16 ai 19 anni) e il più specialistico «Carreer-related programme». Per questo, nel 2015, era stata avviata una collaborazione con il Collegio Pio X di Treviso, dotato di certificazione Dp, attraverso la quale era stata aperta una sezione specifica a Ca’ Tron. Ma la collaborazione si è interrotta già lo scorso anno, nonostante da H-Farm facciano sapere che si è trattato della «naturale scadenza di un contratto di due anni».
Il nuovo approccio per colmare la lacuna ora pare sia diretto al Collegio Brandolini di Oderzo, al cui interno opera la «Gentium Schola Opitergium». Alla data di oggi non risulta però sia già stata firmata una convenzione utile a poter trasferire il bollino della Ib in una eventuale sede distaccata negli spazi di HFarm. Per tornare al rallentamento del progetto del Campus, ad esprimere una certa soddisfazione per la riconosciuta necessità, da parte della commissione regionale Via, di approfondire la dimensione idrogeologica dell’area interessata dalle costruzioni, è il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel consiglio comunale di Roncade, Andrea Fuga.
«In anticipo rispetto alle considerazioni della Commissione – ricorda Fuga – attraverso un nostro ingegnere idraulico avevamo calcolato che l’idrovora di Portesine (quella che garantisce l’assorbimento dell’acqua in eccesso nelle zone sotto la quota della vicina laguna, ndr) non sarebbe riuscita a far fronte ad eventi alluvionali al di sopra di una certa soglia».