Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tenta la rapina con un coltello e scappa

Castelfran­co, il tabaccaio convince il ladro ad andarsene. «Ma ora ho paura»

- M. Cit.

CASTELFRAN­CO VENETO «Brandiva il coltello, mi minacciava, ma sono riuscito a mantenere il sangue freddo e a farlo scappare». Angelo Brunati è ancora scosso quando racconta la tentata rapina che ha subito, poco dopo le 11 di ieri mattina, nella sua tabaccheri­a «Angeli», di via Lama a Sant’Andrea oltre il Muson, frazione di Castelfran­co Veneto. A tentare il colpo un rapinatore probabilme­nte molto giovane, fuggito prima dell’arrivo dei carabinier­i.

Il tabaccaio, 55 anni, era in negozio insieme alla madre 86enne e stava servendo un cliente quando il giovane ha improvvisa­mente fatto irruzione nel negozio. Aveva il cappuccio della felpa sulla testa, degli occhiali a specchio e il viso nascosto da una bandana. Subito ha minacciato col coltello il titolare intimandog­li: «Dammi i soldi». A Brunati sono serviti un paio di secondi, per capire quello che stava succedendo: «All’inizio ho pensato a uno scherzo – spiega -, poi ho capito e gli ho detto di andare via». Il negoziante gli ha indicato la porta «È meglio se te ne vai subito», ha detto. Ma il malvivente non si è mosso e ha ripetuto: «Dammi i soldi. Devo venire di là dal banco a prendermel­i?».

Anche di fronte alla minaccia, il 55enne è riuscito a restare impassibil­e e gli ha ripetuto: «Vai via, è meglio per te se te ne vai subito». E in quel momento, forse, il rapinatore ha capito che il tabaccaio non era solo, che c’era un cliente e che i due avrebbero potuto bloccarlo.

Allora si è mosso verso la porta, non prima però, di lanciare una minaccia al tabaccaio: «Ci rivedremo», gli ha detto prima di spalancare la porta e sparire. Subito sono stati chiamati i carabinier­i, che hanno attivato le ricerche in zona, anche con l’ausilio dei colleghi della compagnia di Cittadella.

Ma del rapinatore non è stata trovata traccia. Dalla descrizion­e fornita dai testimoni, il bandito sarebbe un ragazzo molto giovane, italiano o comunque residente in Italia da molto tempo e quindi in grado di esprimersi correttame­nte. Grande lo spavento per Brunati e l’anziana madre. «Siamo scossi. Mia madre è rimasta molto impression­ata. E anche per me non è facile. È la prima volta che mi succede. Trovarsi con un coltello davanti è spaventoso. Ma sono riuscito a mantenere la calma. Per fortuna è finita bene e nessuno si è fatto male. Se ho paura per quella minaccia? Sì, lo ammetto. Non è piacevole sentirsi dire una cosa del genere, da una persona con un coltello in mano».

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La paura La tabaccheri­a «Angeli» dove è avvenuta la tentata rapina

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