Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

James Blunt Il pop dell’eterno romantico

Oggi all’Arena Live del Gran Teatro Geox con il nuovo disco

- Francesco Verni F.Ver.

ma quando è arrivato avevo scritto un testo in italiano su una melodia che avevo composto: gli è piaciuta e così abbiamo cambiato il progetto iniziale, facendo due brani in italiano».

A proposito di Veloso, lui è stato uno dei grandi del Tropicalis­mo, movimento che univa musica, cultura e politica. Oggi facendo musica si può ancora far politica?

«Molti rispondono che qualsiasi atto musicale è una atto politico. Io invece credo che la musica sia estremamen­te più in alto come forma di comunicazi­one perché tende all’armonia tra musicisti e con il pubblico, mentre la politica persegue degli interessi, più o meno condivisib­ili. La politica è più simile allo sport, dove uno vince e l’altro perde. Nella musica, quando è bella, vincono tutti».

Che emozioni porta con sé da quel concerto del 2007 nel mezzo della favela di Pereira de Silva?

«Il pubblico composto dagli abitanti della favela conosceva i brani ma voleva sentirli come erano loro noti: è stato molto divertente portarli ad ascoltare quella musica con un orecchio diverso».

Un album che le ha cambiato la vita?

«Tanti, però sono caduto sul secondo volume della compilatio­n della Fabbri Editore dedicato a Charlie Parker. Avevo 16 anni, finito di sentire questa cassettina chiesi a mio padre di trovarmi un insegnante di jazz». ultima volta in Veneto l’avevamo visto, nel luglio 2014, correre a perdifiato tra le poltroncin­e poste davanti al palco dell’Arena Camerini a Piazzola sul Brenta, per poi saltare sul palco e continuare il concerto. Oggi James Blunt porterà all’Arena Live del Gran Teatro Geox di Padova l’unica tappa veneta del The Afterlove Tour che l’artista sta facendo viaggiare in tutto il mondo con più di cento date (21.30, info www.zedlive.com). Il tour segue il quinto lavoro in studio di James Blunt, «The Afterlove», pubblicato nel marzo dell’anno scorso, dopo quattro anni di silenzio discografi­co da «Moon landing». Un disco che, tra melodia e testi romantici mai banali, ha saputo mantenere viva una carriera iniziata con il folgorante «Back to Bedlam» del 2004.

Il disco ad oggi, ha venduto più di 14milioni di copie, proiettand­o nello spazio del successo un timido ragazzo che aveva appena lasciato l’esercito britannico, e consacrand­olo come uno dei nomi di punta della musica pop internazio­nale, grazie a super hit You’re beautiful. Successiva­mente, Blunt era tornato sulle scene mondiali nel 2007 con il secondo lavoro in studio, «All the lost souls», seguendo la scia aperta dal disco d’esordio e confermand­o la sua fama anche con il terzo disco, uscito nel 2010, «Some kind of trouble».

Un successo riassumibi­le in poche cifre, i primi tre album gli hanno regalato quattro singoli al numero uno, cinque nomination ai Grammy (più due Brit Awards, due Ivor Novello e una serie di Mtv Awards), sette interi anni sulla strada e, nel mezzo, varie relazioni con donne bellissime. Poi i numeri sono andati fuori controllo, quasi 20 milioni di album e 23 milioni di singoli venduti in tutto il mondo, e, ad oggi, quasi 6 milioni di fan su Facebook, 892 milioni di visualizza­zioni sul suo canale YouTube.Allora Blunt ha voluto fare un passo indietro dal ritmo frenetico dello showbiz, trasferend­osi sull’isola Ibizia, sposando la donna della sua vita, diventando papà. Tutte cose che ha raccontate nel 2013 con il riflessivo «Moon landing», e l’anno scorso, con «The Afterlove» che nel concerto di questa sera si potrà ascoltare assieme ai successi degli album precedenti, da «Goodbye my lover» a «1973» fino alla hit delle hit You’re beautiful.

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Melodico James Blunt in concerto: a Padova l’unica tappa veneta del suo tour «Afterlove»

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