Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Guerra dei pasti in ospedale Il verdetto a novembre
VENEZIA Nuovo rinvio nella guerra tra i colossi della ristorazione Dussmann Service e Serenissima (con Azienda Zero) per il mega appalto da 303 milioni relativo alla gestione del servizio pasti negli ospedali veneti.
Il Consiglio di Stato ha infatti negato la sospensiva chiesta da Dussmann relativamente a tre dei sei lotti che Azienda Zero ha assegnato per sette anni a Serenissima (si tratta dei tre attualmente gestiti dal colosso tedesco: Treviso e Belluno, Venezia, Rovigo e Padova; se l’esito della gara venisse infine confermato, andrebbero ad aggiungersi ai tre gestiti già oggi da Serenissima: Vicenza, Verona e l’azienda ospedaliera di Padova), riservandosi di decedere il contenzioso nel merito, in via definitiva, secondo i tempi della giustizia amministrativa (si parla di almeno un anno).
Una decisione tutto sommato favorevole ad Azienda Zero, che avrebbe potuto procedere con l’aggiudicazione dell’appalto per quanto sub judice, ma a sorpresa il legale del braccio operativo della Regione, l’avvocato Chiara Cacciavillani, visti l’importo e la delicatezza dell’operazione, ha annunciato la disponibilità a «congelare» la gara fino al verdetto definitivo, lasciando quindi a Dussmann il servizio pasti in tre lotti e a Serenissima negli altri tre, a condizione che il Consiglio di Stato acconsentisse a dirimere la controversia con rito abbreviato. Richiesta accettata dai giudici, che dovrebbero quindi pronunciarsi a novembre.
Solo all’inizio dell’inverno, dunque, si saprà se il servizio verrà affidato a Serenissima (che ha già vinto contro Dussmann al Tar) o se invece Azienda Zero dovrà rifare la gara daccapo. Fino a quel momento, salomonicamente, tutto resta com’è.