Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Pedemontana stop ai lavori» Lettera-appello ai ministri M5s
TREVISO «Sospendere subito i lavori della Pedemontana, è un disastro annunciato»: si uniscono quaranta associazioni ambientaliste trevigiane e venete per chiedere al governo (in particolare al Movimento 5 Stelle) di fermare il cantiere per la grande viabilità che collega la Marca al Vicentino. «È il simbolo dell’illegalità e dell’illegittimità – accusa Italia Nostra – avanzata solo grazie a deroghe e proroghe, in spregio alle norme». E il comitato «No Spv»: «abbiamo scritto ai ministri dell’Ambiente Costa e delle Infrastrutture Toninelli perché venga ripristinata la regolarità, aspettiamo da 12 anni un’analisi di costi e benefici integrale. Ci attendiamo un intervento rapido, la Via completa con partecipazione popolare, ripristinando i siti devastati dai cantieri e verificando il rispetto delle prescrizioni». La richiesta di sospensione è solo l’inizio, spiega Paolo Scroccaro: «Il contesto è altamente problematico. Chiediamo di aprire un’indagine sulle irregolarità e sulle responsabilità, considerato il configurarsi di ripetute anomalie che richiamano il Mose di Venezia». Le associazioni fanno un passo avanti per prime, cercando di riunire il maggior numero di persone possibile, sindaci compresi. «Il tema è anche politico – continua Romeo Scarpa, presidente di Italia Nostra -. Il neo sindaco leghista di Treviso Conte parli col suo governatore Zaia. Abbiamo bisogno di un ambiente sano, non di nuove strade che devastano il territorio. Ogni veneto pagherà per la Pedemontana 2mila euro». Il comitato ha depositato un ricorso contro il terzo atto convenzionale, che «premia il capitale privato danneggiando l’interesse pubblico»: «Sono passati 13 mesi e ancora non è stata fissata l’udienza – rileva Osvaldo Piccolotto -. La Regione ha già collezionato ricorsi ed esposti, il costo già sostenuto e irreversibile è di 600 milioni ma per completare l’opera, anti ecologica e anti economica, serviranno 12 miliardi. Va fermata il prima possibile». (s.ma.)