Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Padovano scomparso a Seren del Grappa Le ricerche continuano, si teme il suicidio
Il 47enne Attilio Beghetto era ai domiciliari, indagato per una vicenda di droga
BELLUNO Nessuna novità sulla scomparsa del padovano Attilio Beghetto fuggito nei boschi del Bellunese con una doppietta. L’uomo, 47 anni di Cittadella, era stato arrestato per droga e messo ai domiciliari. Venerdì avrebbe dovuto esserci la convalida dell’arresto, ma è scappato a bordo della sua auto verso Seren del Grappa dove abitano i suoi genitori. È stata la moglie a chiamare le forze dell’ordine e a raccontare che il 47enne se ne era andato lasciando dei bigliettini con intenti suicidi.
La sua auto trovata venerdì pomeriggio dai carabinieri di Feltre a Pian della Chiesa nella vallata di Seren del Grappa. Il fuggiasco dovrebbe avere con sé il fucile del padre e si teme il suicidio.
Ieri i soccorritori hanno allargato l’area da perlustrare percorrendo strade e sentieri anche a nord del Monte Grappa. Oltre 50 le persone impegnate tra Soccorso Alpino, vigili del fuoco, carabinieri e carabinieri forestali. Le ricerche sono ripartite oggi alle 7.30.
Buone notizie invece dagli ospedali di Belluno e di Treviso. I feriti gravi dello schianto frontale di venerdì sull’«Alemagna» stanno meglio. M.K., 39enne bulgara residente in Alpago e ricoverata al «Ca’ Foncello»,
Sparito da venerdì
Attilio Beghetto era scappato da Cittadella nel Bellunese dove vivono i suoi genitori rimane in ambiente intensivo, ma le sue condizioni sono stabili. Mentre U.A., il 66enne tedesco coinvolto, è uscito dalla Rianimazione a Belluno.
Intanto ieri mattina incendio sul tetto di una casa vacanze in Val di Sotto a Cortina d’Ampezzo. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri. Le fiamme domate dopo due ore e mezza. Nessun ferito. Sembra che la causa sia stato un cortocircuito dell’impianto fotovoltaico fissato sul tetto. Danni solo alla mansarda in quel momento disabitata.
Ieri, tra gli altri, due interventi in montagna per il Soccorso Alpino: E.T., 37enne veneziano, bloccato dalla paura e dalla stanchezza sulla «Ferrata della Memoria» a Longarone ed E.B., 56 anni austriaco, fermato dalla fatica ad Auronzo all’altezza del «Battaglion Cadore», tra i Rifugi «Carducci» e «Berti». Entrambi accompagnati a valle.