Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Padovano scomparso a Seren del Grappa Le ricerche continuano, si teme il suicidio

Il 47enne Attilio Beghetto era ai domiciliar­i, indagato per una vicenda di droga

- Davide Piol

BELLUNO Nessuna novità sulla scomparsa del padovano Attilio Beghetto fuggito nei boschi del Bellunese con una doppietta. L’uomo, 47 anni di Cittadella, era stato arrestato per droga e messo ai domiciliar­i. Venerdì avrebbe dovuto esserci la convalida dell’arresto, ma è scappato a bordo della sua auto verso Seren del Grappa dove abitano i suoi genitori. È stata la moglie a chiamare le forze dell’ordine e a raccontare che il 47enne se ne era andato lasciando dei bigliettin­i con intenti suicidi.

La sua auto trovata venerdì pomeriggio dai carabinier­i di Feltre a Pian della Chiesa nella vallata di Seren del Grappa. Il fuggiasco dovrebbe avere con sé il fucile del padre e si teme il suicidio.

Ieri i soccorrito­ri hanno allargato l’area da perlustrar­e percorrend­o strade e sentieri anche a nord del Monte Grappa. Oltre 50 le persone impegnate tra Soccorso Alpino, vigili del fuoco, carabinier­i e carabinier­i forestali. Le ricerche sono ripartite oggi alle 7.30.

Buone notizie invece dagli ospedali di Belluno e di Treviso. I feriti gravi dello schianto frontale di venerdì sull’«Alemagna» stanno meglio. M.K., 39enne bulgara residente in Alpago e ricoverata al «Ca’ Foncello»,

Sparito da venerdì

Attilio Beghetto era scappato da Cittadella nel Bellunese dove vivono i suoi genitori rimane in ambiente intensivo, ma le sue condizioni sono stabili. Mentre U.A., il 66enne tedesco coinvolto, è uscito dalla Rianimazio­ne a Belluno.

Intanto ieri mattina incendio sul tetto di una casa vacanze in Val di Sotto a Cortina d’Ampezzo. Sul posto vigili del fuoco e carabinier­i. Le fiamme domate dopo due ore e mezza. Nessun ferito. Sembra che la causa sia stato un cortocircu­ito dell’impianto fotovoltai­co fissato sul tetto. Danni solo alla mansarda in quel momento disabitata.

Ieri, tra gli altri, due interventi in montagna per il Soccorso Alpino: E.T., 37enne veneziano, bloccato dalla paura e dalla stanchezza sulla «Ferrata della Memoria» a Longarone ed E.B., 56 anni austriaco, fermato dalla fatica ad Auronzo all’altezza del «Battaglion Cadore», tra i Rifugi «Carducci» e «Berti». Entrambi accompagna­ti a valle.

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