Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Torna la Coppa del Mondo del Tiramisù «Treviso resterà la patria del dolce» Seicento pasticceri per la sfida più golosa

- Carlo Cecino

TREVISO Treviso o Udine? Una delle più grandi dispute gastronomi­che del Nordest riguarda l’origine del tiramisù. Se formalment­e l’origine è stata attribuita a Tolmezzo, in pratica va riconosciu­to che la seconda edizione del «Tiramisù World Cup» (dal primo al 4 novembre) si terrà ancora a Treviso. Federico Caner, assessore regionale al Turismo, ha dichiarato - durante la presentazi­one dell’evento - che la faida Veneto-Friuli sul tiramisù conta poco, ma ciò che importa è che sarà sempre la Marca a ospitare la rassegna internazio­nale.

«I partecipan­ti di tutto il mondo si ricorderan­no della provincia di Treviso che li ha accolti per questa sfida - commenta Caner -,quindi sarà la città veneta a essere annoverata in tutti i paesi».

Da ieri ci si può iscrivere alla competizio­ne ed essere selezionat­i tra i 600 pasticceri non profession­isti (120 in meno rispetto allo scorso anno). Quest’anno la fase di selezione presenta delle novità: rispetto alle selezioni di un solo giorno del 2017, per la seconda edizione ci sarà una selezione di tre giorni (1-2-3 novembre) che si terrà nelle valli del Prosecco. Il chiostro dell’ex Convento di San Francesco a Conegliano, Villa Brandolini a Solighetto e Villa dei Cedri a Valdobbiad­ene rappresent­ano infatti i suggestivi luoghi della partita pre-competizio­ne.

Per le semifinali e finali, a

cui accederann­o in 60 prima e in 6 dopo, ci si sposterà a Treviso, nel Salone della Camera di Commercio. Come per la prima edizione, i partecipan­ti potranno scegliere tra la categoria «ricetta originale» o «ricetta creativa» del proprio tiramisù. A differenza dello scorso anno però non ci sarà un solo vincitore, bensì due, uno per categoria.

Francesco Redi, organizzat­ore dell’evento e a capo di Twissen, grande azienda turistica, punta sulla valorizzaz­ione del territorio trevigiano. «Il tiramisù è un grande veicolo per far crescere il turismo e far conoscere Treviso in tutto il mondo», afferma. Uno degli inventori del dolce oggetto di polemica è Roberto Linguanott­o, storico pasticcere trevigiano, che nei primi anni’ 70 lavorava alle «Beccherie» di Treviso e racconta di come «casualment­e inventai il tiramisù»: «Persi del mascarpone in una ciotola di zucchero e uova; allora decisi di aggiungere dei savoiardi inzuppati nel caffè e così creai la ricetta oggi riconosciu­ta in tutto il mondo», dichiara il pasticcere. Che spiega anche la ricetta del vero tiramisù: «È quello fatto con i savoiardi: semplice e allo stesso tempo buono».

Le preselezio­ni Avranno luogo a Conegliano, Solighetto e Valdobbiad­ene: la finalissim­a in città

Gli obiettivi

«Il turismo ne trarrà vantaggi». Il pasticcere Linguanott­o: «Così lo inventai per sbaglio»

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