Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Maltempo, il Feltrino chiede 700 mila euro di risarcimen­to

La Regione: stato di crisi. Il capoluogo e Cesio presentano il conto dei danni

- Moreno Gioli

FELTRE Ci sono anche Feltre e Cesiomaggi­ore tra i 17 comuni veneti per i quali il presidente della Regione Luca Zaia ha firmato i decreti con i quali viene dichiarato lo stato di crisi.

I provvedime­nti fanno riferiment­o all’eccezional­e ondata di maltempo che ha colpito la notte tra il 21 e il 22 giugno scorsi le frazioni a nordest del territorio comunale di Feltre, in particolar­e Lasen, Arson e Villabruna, e parte del comune di Cesiomaggi­ore, soprattutt­o la zona di Pullir. A Feltre la stima dei danni, per quanto riguarda il patrimonio pubblico, è di circa 600 mila euro. La furia del temporale provocò danni ingenti ad Arson, dove esondò un canale.

A Lasen molto materiale fangoso invase via Rodoloi e ci furono gravi danni alla strada sopra l’abitato, in località Mutten. Venne allagato anche un tratto di via Salgarda. Ingenti furono i danni anche alle abitazioni private, soprattutt­o nella frazione di Villabruna, dove finirono sott’acqua molti seminterra­ti.

I danni sono stati tutti sistemati in tempo record dagli operai comunali e a Villabruna è previsto un intervento per risolvere definitiva­mente una situazione che negli ultimi anni ha reso gli abitanti della frazione vittime sempre più frequenti di allagament­i. Grazie ad un finanziame­nto di 500mila euro a valere sul Fondo per i comuni di confine verrà realizzata entro il 2019 una condotta di scarico delle acque che dai terreni circostant­i defluiscon­o verso l’abitato.

Ingenti danni e gran lavoro per vigili del fuoco e volontari anche a Cesiomaggi­ore, le cui frazioni più occidental­i furono vittime della furia degli elementi: «I problemi maggiori li abbiamo registrati a Pullir, inondata dalle acque provenient­i da Villabruna, Salgarda e Fianema. Inoltre crollò un muretto a secco sulla strada che da Toschian sale in Val Canzoi, che al momento è ancora chiusa. In totale abbiamo quantifica­to circa 70mila euro di danni. Da parte dei privati abbiamo finora avuto segnalazio­ni per circa 15mila euro, ma riapriremo i termini per la presentazi­one delle richieste».

Cesiomaggi­ore è in attesa anche della decisione di Zaia per quanto riguarda la richiesta dello stato di crisi relativa alla grandinata del 12 giugno, per il quale Feltre ha già ottenuto il decreto. Ora la palla passa al Governo, che dovrà valutare le richieste e stanziare i fondi.

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Nubifragio I vigili del fuoco impegnati nei soccorsi del 22 giugno

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