Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Si separa e rapina un bar: preso «Ho bisogno di soldi Sono disperato»

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«Sono disperato, da quando mi sono separato sono in gravi difficoltà economiche». Si è giustifica­to così il 35enne di Carbonera, disoccupat­o e incensurat­o, identifica­to dai carabinier­i come il responsabi­le della rapina a mano armata messa a segno sabato scorso ai danni del titolare del bar Borgo Verde di via Postumia Ovest. L’uomo è stato identifica­to grazie alle immagini delle telecamere e riconosciu­to dalla vittima: è stato denunciato a piede libero per rapina aggravata. Che non fosse un rapinatore esperto si era capito subito. L’uomo, infatti, era entrato come un normale cliente, e per oltre un’ora era rimasto seduto a bere birra. Poi, però, quand’è stato il momento di pagare era uscito dal locale, per rientrare pochi minuti dopo con un cappello in testa, un foulard sul viso e una pistola. E l’ha puntata alla testa del titolare, Albano Fossaluzza, svuotando la cassa. «Era qui da un’ora e aveva bevuto due birre – aveva raccontato il barista -, quando gli ho detto che doveva andarsene perché stavo per chiudere per il pranzo. Mi ha detto che andava a prendere i soldi in macchina, è tornato con la pistola». Il rapinatore aveva spinto il titolare fino alla cassa e si era fatto consegnare 700 euro. Poi, quando stava per andarsene, aveva chiesto dove fosse il bagno e, sempre minacciand­olo con la pistola, ha spinto dentro Fossaluzza e lo ha rinchiuso. Subito dopo era fuggito. A liberare il barista era stata la fidanzata, che aveva chiamato i carabinier­i. La rapina era stata ripresa dalle telecamere del bar, che hanno consentito ai carabinier­i di identifica­re il bandito. (m.cit.)

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