Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Uccise Anastasia e il fidanzato Ergastolo al prof

- Zorzi

Stefano Perale, il professore d’inglese 51enne di Mestre accusato di duplice omicidio per aver ucciso nel giugno di un anno fa i fidanzati Anastasia Shakurova, 31enne russa, e Biagio Buomono, 30enne campano, è stato condannato all’ergastolo. La sentenza, emessa ieri, prevede anche il risarcimen­to di 1,5 milioni alle famiglie delle due vittime. Anastasia era un’allieva del professore. a pag.

VENEZIA In aula è sempre rimasto con la testa bassa, anche quando il gup Roberta Marchiori ha letto quella pena che fa paura solo a sentirla: «Ergastolo». D’altra parte Stefano Perale, 51enne docente di inglese di Mestre, sapeva di poter andare incontro alla sentenza più dura prevista dall’ordinament­o italiano, visto che il pm Giorgio Gava lo accusava non solo di duplice omicidio premeditat­o aggravato per aver ucciso i fidanzati trentenni Anastasia Shakurova, russa, e Biagio Buonomo, campano, la notte tra il 17 e il 18 giugno del 2017, ma di altri gravi reati: violenza sessuale, vilipendio di cadavere e procurato aborto.

Il delitto era avvenuto in una folle notte di poco più di un anno fa, nella sua casa di Chirignago, quartiere di Mestre. Perale aveva invitato Anastasia – di cui era invaghito da anni, da quando era stata sua allieva, ma da cui era sempre stato respinto – e Biagio, con la scusa di una cena. I due trentenni si frequentav­ano da mesi e lei era anche incinta. Secondo l’accusa l’omicida aveva in realtà preparato una trappola mortale: aveva messo un sonnifero (lo Stilnox) nei drink, poi ha violentato Shakurova mentre era stordita e infine l’ha soffocata, forse premendole sul viso un panno impregnato di cloroformi­o, continuand­o a molestarla anche da morta (di qui il vilipendio). Aveva anche predispost­o delle telecamere che hanno ripreso l’intera scena agghiaccia­nte. I suoi difensori Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi hanno cercato di convincere il giudice prima che Perale fosse incapace a causa di un delirio psicotico di gelosia, poi che non volesse uccidere la ragazza, ma solo punirla sessualmen­te. La situazione però gli è sfuggita di mano e poi ha ucciso anche Buonomo a colpi di spranga in testa, prima di confessare e costituirs­i.

Il giudice ha anche condannato Perale a risarcire 400 mila euro ai genitori di Anastasia e al padre di Biagio, 200 mila euro alla sorella di lui e 80 mila all’ex marito di lei (anche se in realtà

La sorella di Biagio

Mio figlio ora avrebbe un cuginetto di pochi mesi più grande, nessuno ci ridarà mai mio fratello

non erano ancora separati), che si erano costituiti con gli avvocati Monica Marchi, Michele Maturi e Raffaele Costanzo. «Oggi è stata fatta giustizia, ma Biagio non ce lo riporterà più nessuno», dice la sorella, arrivata fuori dall’aula con il passeggino da cui spunta il figlio, che ha appena 5 mesi. «Senza che fosse successo tutto questo oggi avrebbe un cuginetto pochi mesi più grandi di lui», aggiunge. Il padre di Biagio invece si commuove: «Quello che è stato fatto è stato fatto».

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