Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Gli rubano i documenti: «Dacci 600 euro». Arrestati

Cinese mobilita i carabinier­i e fa incastrare due connaziona­li. Gli asiatici pedinati sul treno

- Milvana Citter

CASTELFRAN­CO Prima gli hanno rubato i documenti, poi hanno tentato di estorcergl­i 600 euro per restituirl­i. Ma il piano ordito da due cinesi ai danni di un connaziona­le è fallito grazie all’intervento dei carabinier­i, che per bloccarli hanno dovuto rendersi invisibili in un percorso degno di un film giallo. I due, di 33 e 36 anni senza fissa dimora, sono finiti in manette.

È successo lunedì a Castelfran­co quando un 51enne asiatico si è presentato in caserma: «Sono vittima di un’estorsione». Non capita spesso che un cinese denunci di essere vittima di qualche reato. Ma l’uomo, regolare sul territorio e residente nella Castellana, quando ha capito di essere nei guai non ci ha pensato un attimo e si è recato in caserma. Ha raccontato ai militari di come, il giorno prima, si fosse accorto di aver smarripres­si to il portafogli con dentro il passaporto e il permesso di soggiorno. Pensava a una distrazion­e e di averlo sempliceme­nte perso. Ma poche ore dopo ha ricevuto una chiamata, da un numero a lui sconosciut­o. All’altro capo del telefono, un connaziona­le: «Abbiamo i tuoi documenti – ha detto -, se vuoi riaverli devi darci 600 euro». L’estorsore gli ha poi fissato un appuntamen­to per il pomeriggio nei della stazione di Castelfran­co. Ma il 51enne ha chiesto aiuto ai carabinier­i ed è scattata la trappola.

I militari in borghese, guidati dal capitano Alessandro Albiero, si sono piazzati in vari punti della stazione. Il 51enne è arrivato per l’appuntamen­to, apparentem­ente da solo. Poco dopo ha ricevuto una telefonata, in cui gli veniva intimato di salire sul treno in partenza per Padova. Nel giro di qualche minuto, altra telefonata: «Scendi a Camposampi­ero». Cosa che l’uomo ha fatto, e come lui i militari confusi tra i passeggeri. Sulla banchina ad attenderlo c’erano i due connaziona­li, uno è rimasto a fare da palo mentre l’altro si è fatto seguire fino alla fine della banchina dove, in un cespuglio, aveva nascosto i documenti. E lì è avvenuto lo scambio con il passaggio di denaro. Subito dopo i militari sono entrati in azione e hanno bloccato i due cinesi, che sono stati arrestati con l’accusa di tentata estorsione. Dopo la convalida i due sono stati scarcerati.

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Fermata La coppia è finita in manette

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