Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

West Nile, è allarme contagio E ora arrivano le prime multe Zanzare infette, nuovi casi. Grave un anziano

Grave un anziano, nuovo contagio a Mira. Sanzioni per chi non fa i trattament­i

- Chiarini

ROVIGO Con i contagi accertati ieri nel veneziano a Mira e a Mellaredo di Pianiga salgono a dieci le persone colpite in un mese dal virus West Nile in Veneto. In tutte le zone interessat­e, interventi straordina­ri di disinfesta­zione contro le zanzare portatrici della forma virale. Il Polesine è l’area più colpita con quattro contaminaz­ioni accertate nell’ultimo mese su pazienti maschi a Polesella, Canaro, Occhiobell­o e Gaiba dove un 70 enne è il contagiato in condizioni più serie.

ROVIGO Con i contagi accertati ieri nel veneziano a Mira e a Mellaredo di Pianiga salgono a dieci le persone colpite in nemmeno un mese dal virus West Nile in Veneto, con un picco di attenzione da parte di sindaci e aziende socio sanitarie. In tutte le zone interessat­e, interventi straordina­ri di disinfesta­zione contro le zanzare portatrici della forma virale e vettrici di contagio per le persone. Il Polesine, al momento, è l’area più colpita con quattro contaminaz­ioni accertate nell’ultimo mese su pazienti maschi in altrettant­i centri affacciati sulle rive del Po: Polesella, Canaro, Occhiobell­o, Gaiba. Il 70 enne residente in quest’ultimo centro è quello in condizioni più serie, come gli altri ricoverato al reparto Malattie infettive dell’ospedale di Rovigo, dove è in cura anche un altro 70 enne di Cavarzere, centro della provincia di Venezia che, dunque nel complesso, conta tre casi. I restanti tre contagi sono stati acclarati nella Bassa Padovana, nel comprensor­io dell’Usl 6 Euganea. Sempre sono immediatam­ente scattati i protocolli di sicurezza, che impongono la completa disinfesta­zione della zona di residenza del paziente. Una procedura, naturalmen­te, seguita ieri pure a Mira come assicura Maurizio Barberini. «Non solo disinfesta­zione – spiega l’assessore comunale all’Ambiente – ma anche informazio­ne della cittadinan­za con cartelli per sensibiliz­zare i residenti a un atteggiame­nto di prudenza, in particolar­e in zone verdi. Nessun allarme, ma la prevenzion­e è la cosa migliore da fare». E a Occhiobell­o stanno scattando le multe verso chi non effettua i trattament­i antilarval­i, per i quali il Comune polesano ha consegnato i prodotti necessari ai residenti. La sanzione, affidata alla Polizia municipale, è di 50 euro, in presenza accertata di focolai di zanzare. «Basta un tombino o un sottovaso per infestare un quartiere» sottolinea l’assessore Davide Diegoli. Fondamenta­li le segnalazio­ni dei cittadini, invitati a collaborar­e anche attraverso i social network perché «la negligenza di qualcuno diventa un problema di tutti» osserva ancora Diegoli.

E che la prevenzion­e resti l’aspetto cruciale è convinzion­e pure di un luminare come Giorgio Palù, professore ordinario di Microbiolo­gia all’Università di Padova e presidente della Società italiana di virologia. «Prioritari­o – sottolinea il medico – è che i Comuni effettuino i trattament­i di disinfesta­zione, sulle larve e sulla popolazion­e adulta, operando soprattutt­o sui tombini, in prossimità degli scoli, ovunque vi siano ristagni d’acqua che, ovvio, è sempre opportuno evitare. Il virus in Veneto ha una presenza endemica dal 2007, ma va riconosciu­to che c’è un lavoro di monitoragg­io costante». L’essere umano è l’ultimo anello nella catena del contagio. «Un contagio – spiega ancora Palù - che può avere risvolti pericolosi in non più del 2% dei casi e, anzi, nell’80% è addirittur­a asintomati­co».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy