«La copertina sul diavolo? Non l’avremmo fatta»

VENEZIA «La realtà non è divisibile in bianco e nero. E’ più importante, secondo me, tentare di costruire un luogo di dialogo per far emergere le molte cose che ci uniscono, piuttosto che amplificare contrapposizioni e divisioni». Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici, settimanale della diocesi di Vicenza, inquadra così la copertina col «vade retro» che finisce per accostare il vice premier, Matteo Salvini, a Satana. Nel prossimo editoriale, premette, affronterà la questione, e pur «essendo cresciuto con Famiglia cristiana, apprezzandone da sempre la capacità di apertura e di rinnovamento del linguaggio editoriale, anzi proprio per questo» esprime la propria contrarietà all’iniziativa: non avrebbe fatto quella copertina. «Salvini lo abbiamo criticato anche noi, ma non si può dire che tutta la linea politica sui migranti sia da condannare. Se chiami uno e gli dai del farabutto è difficile che poi ti ascolti. Ecco, così Famiglia cristiana ha messo una grossa ipoteca sul dialogo con un certo mondo». Dialogo, appunto: «Bisogna ricostruire i fili di un Paese sfilacciato sotto il profilo socio politico. Poi bisogna attaccare le idee. Chi siamo noi per mettere una persona all’inferno?». Nuova Scintilla, diocesi di di Chioggia. Il direttore, Vincenzo Tosello, è quasi lapidario: «Non l’avrei fatta (la copertina, ndr) ma rispetto il direttore che ha valutato l’opportunità di farla. Ha le sue ragioni e, del resto, ha citato l’opinione dei vescovi, della Cei». Perché no, dunque? «Perché si possono affrontare cose così anche in maniera meno dura ma non voglio criticare la scelta del direttore». «Non l’avrei fatta» anche per Giorgio Malavasi, caporedattore che guida l’edizione di Gente veneta, organo della curia veneziana. «La copertina dice: non è un attacco personale, ma a me pare francamente di sì. Le critiche vanno fatte sul terreno politico, non alla persona. Insomma: non con

“Vade retro Salvini”». Oltre la forma, certe posizioni salviniane, nella sostanza e nei modi divergono dalla dottrina cattolica, a volte fino all’antitesi, ma quella di Famiglia cristiana», per Malavasi resta «una scelta discutibile». (r.piv.)

«Vade retro» La copertina del numero di Famiglia cristiana da ieri in edicola