Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Si tuffa nel Po e scompare Ore di ansia per un 16enne
Una gita CASTELNOVO BARIANO (ROVIGO) in riva al Po, con tanto di bagno nel fiume, si è trasformata in un dramma ieri pomeriggio. Un marocchino di 16 anni residente in Alto Polesine, a Castelnovo Bariano, risulta disperso dalle 16.30 di ieri nelle acque del fiume al confine col Mantovano. Il giovane è stato verosimilmente risucchiato da un mulinello mentre faceva il bagno con altri tre coetanei. Quando del 16enne si sono perse le tracce c’era vicino a lui uno dei tre coetanei, che in qualche modo è riuscito a mettersi in salvo ed a dare l’allarme per il nordafricano a dei passanti.
Dopo l’allarme sono iniziate immediatamente le ricerche da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Castelmassa, intervenuti con un gommone, i sommozzatori da Venezia oltre che con l’elicottero «Drago 71» nel tentativo di avvistare e trarre in salvo il sedicenne scomparso in acqua.
Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Castelmassa ed, in supporto, gli agenti della polizia municipale di Bergantino assieme al sindaco Giovanni Rizzati ed una dirigente comunale. Le ricerche sono continuate senza esito fino al tramonto, e riprendono stamattina alle prime luci dell’alba. La competenza territoriale delle ricerche quasi sicuramente finirà col coinvolgere anche la provincia di Mantova, visto che in quel punto del fiume – non troppo esteso nel senso della larghezza – la metà sponda opposta a quella polesana fa parte del Comune mantovano di Carbonara Po.
La scomparsa del sedicenne si è verificata in un tratto del Po che è al confine tra i Comuni altopolesani di Bergantino e Melara. Un punto con un ampio tratto di spiaggia che si prolunga fino alla metà dell’alveo, solitamente poco frequentato per andare a prendere il sole ed ancora meno per i bagni per la natura infida del fiume. Se ci si avventura in acqua, nel giro di pochi passi da una profondità di un metro si arriva ad una di circa quindici.