Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tre super-ciclisti per testare la sicurezza del tracciato
Bici al centro di libri, ciclabili e ricerche sul Nevegàl. Dove apre anche la mostra sui carnivori
BELLUNO La bicicletta è vista, nel Bellunese, come il futuro del turismo sostenibile. Ecco perché Dolomiticert, i tre consorzi del Bacino Imbrifero del Piave (Bim Piave di Belluno, Treviso e Venezia) e la cooperativa Cadore Scs puntano sul settore delle ciclabili.
Presentato ieri mattina, in Nevegàl, il progetto «GoodRide» co-finanziato dal Programma Interreg V-A Ita-Aut (Itat2033) che ha l’ambizione di aumentare la sicurezza dei tracciati di mountain bike. «Non è la prima volta - ha commentato l’amministratore unico di Dolomiticert, Luigino Boito – che puntiamo anche al risvolto turistico, basti pensare alla Ferrata della Memoria, in ricordo delle vittime del Vajont».
Poi la parte tecnica: tre rider di capacità e struttura fisica differenti sono i piloti di una bici costellata di sensori per permettere al pool di ricercatori di rilevare le sollecitazioni del tracciato e del salto in esso inserito. A registrare i dati per raggiungere gli obiettivi del progetto Leano Viel, per l’Area ricerca Dolomiticert, Nicola Petrone dell’Università di Padova e Ruediger Jahnel dell’Università di Salisburgo, Leader Project.
La coop Cadore Scs è invece uno dei partner del progetto Interreg Italia-Austria per la pubblicazione, stampata in 100 mila copie, «Ciclabili senza confini. Divertimento in bici nell’area Dolomiti Live». E prosegue il progetto della costruzione del prodotto turistico legato alla Ciclabile del Piave, una meta turistica di nicchia che attraversa le tre province venete di Belluno, Treviso e Venezia lungo un percorso di 220 chilometri che va dalle Dolomiti a Venezia e la sua Laguna.
Tornando al Nevegàl, apre i battenti domani al centro «Le Torri» la mostra «Presenze silenziose: ritorni e nuovi arrivi di carnivori sulle Alpi», organizzata dal Cai – Gruppo grandi carnivori e dal Comune di Belluno, che per tutto il mese di agosto offrirà occasioni di conoscenza e di dibattito sulla presenza dei predatori sulle nostre montagne. Inaugurazione alle 18.