Il fenomeno Los Massadores fa 10 anni

La band nata per aiutare Vallà dopo il tornado fa festa: live-evento dopo sette album

TREVISO Dieci anni di Los Massadores, concerto evento a Villa Emo sabato prossimo 4 agosto. I nove norcini del rock di Riese Pio X, primo live il 2 agosto 2008 e successo con «Joani» dopo la tromba d’aria di Vallà di giugno 2009, per festeggiare hanno chiamato sul palco il tenore Francesco Grollo, Ricky Bizzarro, voce e frontman dei Radiofiera; i Do’storieski, duo di scanzonati cantautori veneti e altri. Nati per raccogliere fondi per Vallà, sono arrivati a sette album.

RIESE PIO X Dieci anni di Los Massadores, concerto evento a Villa Emo sabato prossimo 4 agosto. I nove norcini del rock di Riese Pio X, primo live il 2 agosto 2008 e successo raggiunto con «Joani» dopo la tromba d’aria di Vallà del 6 giugno 2009, per festeggiare hanno chiamato sul palco il tenore Francesco Grollo, quindi Ricky Bizzarro, voce e front-man dei Radiofiera; i Do’storieski, un duo di scanzonati cantautori veneti, i Bloko Intestinhao, un colorato e divertente collettivo di percussionisti.

Sarà la notte perfetta per raccontare di una traiettoria musicale decollata per raccogliere fondi per Vallà, ma poi cristallizzarsi in un gruppo che si autodefinisce «demenziale» che però si è sempre preso sul serio nella produzione artistica. Dopo Joani – che va detto per inciso ad oggi sfiora le 700 mila visualizzazioni su YouTube - si confermarono con un’altra canzone, «Broada», cover della famosa canzone «Lambada» e poi il brano originale «Bon Nadae», per poi arrivare al loro primo album «E’ ora di opporci»,primavera 2010.

Da quel momento, Los Massadores sfornano sette album di canzoni originali (E’ ora di opporci, 2010 – Scheiline, 2011 – Crisi e bisi, 2012 – Eden, 2013 – Figure porche, 2014 – Estate ignorante, 2016 – Fata anca questa, 2018), un album di cover (Casa Giacomazzi, 2010) ed alcune canzoni mai pubblicate in un album, tra cui la sigla finale del film «Leoni» di Pietro Parolin, cantata insieme a Neri Marcorè. Il loro stile li contraddistingue da subito: testi ironici, talvolta demenziali, giochi di parole, sarcasmo e pungente ironia su vizi e virtù della loro terra, il Veneto, e una lettura leggera ma non superficiale di molte tematiche sociali e culturali.

Il front man, il sindaco Matteo Guidolin, è forse il volto più noto. Ma dietro ha un gruppo affiatato: Mauro Berti, 34 anni, batterista ed architetto; Andrea Bosa, 33 anni, tuttologo e operatore socio-sanitario; Luca Giacomazzi, 34 anni, fisarmonicista, cantante ed agricoltore; Andrea Piccolo, 34 anni, chitarrista e grafico; Dimitri Trinca, 48 anni, cantante e socio di una cooperativa; Andrea Roncato, 31 anni, percussionista e socio di una cooperativa; Andrea Carraro, 31 anni, bassista e socio di una cooperativa; Enrico Sartoretto, 36 anni, tastierista e consulente.