Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Conte insiste: Open Piave spieghi Ma l’associazione (per ora) tace
TREVISO «All’interno e all’esterno della caserma Piave le regole vanno rispettate, chi occupa uno spazio del Comune deve comportarsi correttamente» tuona il sindaco. Non si placa lo scontro (per ora solo verbale o a distanza) fra il primo cittadino leghista Mario Conte e il centro sociale Django, che l’ha attaccato con scritte di vernice sull’asfalto della Riviera. Conte ha chiesto spiegazioni ufficiali alla presidente di Open Piave che, però, non ha ancora preso posizione in merito al blitz. Il messaggio che arriva da Ca’ Sugana è chiaro: l’associazione che gestisce l’ex caserma avrà appoggio dalla nuova maggioranza se si libererà del Django, perché le due entità non possono essere distinte essendo il leader del Django vice presidente di Open Piave. Ma gli antagonisti non intendono cedere: «Il sindaco fa il gioco sporco cercando di metterci contro, ma quello che succede fuori dalla Piave non può essere ricondotto all’associazione – ribatte Nicola Vendraminetto dal centro sociale -. Non può limitare il diritto di critica, Django e Open Piave non sono la stessa cosa, noi abbiamo totale autonomia dentro e fuori la caserma. E soprattutto da qui non ce ne andremo». Le azioni politiche contro Lega e centrodestra, insomma, non si fermeranno. «Mi dispiace molto – chiude Conte - il vicepresidente rischia di rovinare lavoro di tante associazioni per bene, impegnate anche nel sociale con progetti importanti». (s.ma.)