Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Borsa, Cad It conferma il delisting Ma il Cda cambia la strategia
La società veronese di software finanziario è quotata dal 2000
VERONA Dopo 18 anni di quotazione alla Borsa di Milano nel segmento Star, si avvicina il delisting per Cad It spa, società veronese leader nel mercato del software finanziario. In una nota, si spiega la mossa - già annunciata negli scorsi mesi - con l’intenzione di «conseguire un risparmio di costi collegati al venir meno degli oneri connessi alla quotazione medesima e all’accorciamento della catena societaria».
Inizialmente, la società presieduta da Paolo Del Cortivo, che ha assunto la guida a gennaio di quest’anno dopo l’improvvisa scomparsa dello storico presidente, Giampietro Magnani, aveva pensato di perseguire l’obiettivo del delisting attraverso il lancio di un’Offerta pubblica di acquisto da 40,8 milioni di euro da parte della controllante Quarantacinque srl, costituita appositamente. Il «processo di fusione per incorporazione» è stato invece prima sospeso a giugno per «approfondimenti di natura tecnica», in seguito a una relazione di PricewaterhouseCoopers, e infine revocato.
Il cda ha ripiegato quindi sulla strada della fusione «inversa» di Cad It spa nella propria controllata al 100 per cento, Cad srl (che diventerà contestualmente una società per azioni) e che sarà perfezionata nel corso del quarto trimestre di quest’anno. Ogni azione Cad It sarà concambiata con una azione di nuova emissione, con un rapporto di cambio 1:1. Il diritto di recesso è stato fissato in 5,29 euro.
Nei mesi scorsi, Del Cortivo aveva spiegato così al Corriere del Veneto le ragioni del delisting: «Siamo in Borsa dal 2000, ma negli ultimi tempi non aveva più molto senso restarci, tra flottante scarso e movimenti limitati del titolo». Cad It serve il 90% delle banche italiane e ha chiuso il 2017 con un valore della produzione in crescita, a 62,8 milioni di euro.