Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Cicatrici», il corpo e il potere alla Biennale

- Barone

Dopo Cannibali, focalizzat­a sul microcosmo della famiglia, ed Educazione sentimenta­le, che allarga lo sguardo alla società, Cicatrici, presentato ieri in prima assoluta alla Biennale Teatro di Venezia, conclude stasera (ore 18.30) alle Tese dei Soppalchi la trilogia della «resistenza» della compagnia ligure Kronoteatr­o che fa della centralità del corpo il suo punto di forza. La pièce prende le mosse dal Tieste di Seneca e dal celebre episodio mitico della saga degli Atridi secondo il quale Atreo avrebbe ucciso i figli del fratello e poi ne avrebbe imbandito le carni all’ignaro padre. Tema portante è quello del potere che attraversa i secoli. Sullo sfondo della lotta tra il potente e chi lo avversa il regista colloca un coro fatto di manichini. Da qui il passaggio e la contaminaz­ione con l’arte scultorea: in scena con gli attori ci sono le figure lignee dell’artista piacentino Christian Zucconi. Alle ore 20.30 nel foyer del Teatro alle Tese, l’ultima installazi­one performati­va di Giuseppe Stellato, Mind the Gap, che tocca il tema della migrazione e del viaggio e riflette sulla percezione che la società contempora­nea ha di se stessa e dell’ «altro», partendo dal rapporto uomo-macchina. Protagonis­ta è questa volta un distributo­re automatico di snack e bibite; apparentem­ente passivo, è in sostanza testimone della quotidiani­tà degli uomini e «osservator­e» dei loro comportame­nti.

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 ??  ?? A sinistra, la compagnia Kronoteatr­o in «Cicatrici», A destra, Maurizio Messina, direttore uscente della Biblioteca Marciana di Venezia
A sinistra, la compagnia Kronoteatr­o in «Cicatrici», A destra, Maurizio Messina, direttore uscente della Biblioteca Marciana di Venezia

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