Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sicurezza, l’aeroporto attiva gli scanner facciali «Rilevata ogni anomalia»
Dopo Roma, Treviso è il primo scalo a usarli. Record di traffico
TREVISO Dispositivi elettronici muniti di scanner e telecamera per il controllo del passaporto e il riconoscimento facciale. Sono i tre nuovi e-gate in funzione all’aeroporto Canova di Treviso da circa una settimana. Che consentono a chi si imbarca di procedere molto più rapidamente, rispetto a prima, al controllo dei documenti. È la novità installata da Aertre, società di gestione dello scalo trevigiano che, in questo periodo di superlavoro, registra una media di 25 voli e quasi 10 mila passeggeri al giorno.
«Si tratta di un sistema automatizzato di lettura dei passaporti – spiega Stefania Niro, dirigente Polaria – tramite uno scanner e di riconoscimento facciale con un pannello munito di telecamera. Il dispositivo rileva qualsiasi tipo di anomalia e la segnala. Siamo comunque sempre presenti nella zona imbarchi, ma è indubbio che questo sistema ha molto velocizzato l’operazione di controllo, perché bastano 20 secondi».
Il primo aeroporto ad adottare l’apparecchiatura è stato quello di Fiumicino, a Roma. Ora tocca a Treviso, dove i tre varchi sono riservati ai passeggeri comunitari in partenza per destinazioni nell’area extra Schengen. Sono stati presentati ieri insieme ai dati dell’attività della Polaria degli ultimi quattro mesi. Un periodo che ha visto transitare nello scalo ben 284 mila passeggeri, con una media di 9.400 al giorno. Attività intensa per i 47 agenti in servizio 24 ore su 24, che hanno effettuato 15 arresti e 50 respingimenti alla frontiera.
Le manette sono scattate per il reato di produzione e possesso di documenti falsi, nei confronti di passeggeri che hanno tentato di imbarcarsi con documenti e carte d’identità contraffatti. Negli ultimi giorni in tre sono finiti davanti al giudice, tutti di nazionalità cinese: avevano tentato di superare i controlli con passaporti di Taiwan e della Corea. Prima era toccato a tre cittadini albanesi, un ghanese e un afgano, che si erano presentati agli imbarchi con destinazione Germania, Olanda e Regno Unito. Sono stati invece 50 i respingimenti alla frontiera di stranieri arrivati in Italia senza le credenziali per rimanerci. Chi perché già sottoposto a decreto di espulsione, chi perché non aveva alcuna prenotazione, biglietto di ritorno o disponibilità economica. Tra questi 31 albanesi. Per alcuni è scattato anche l’ordine di espulsione.
Due le denunce per furto, nei confronti di altrettanti passeggeri che hanno tentato di impossessarsi di oggetti dimenticati nelle vaschette al metal detector. Nel primo caso si è trattato di un orologio Rolex, nel secondo di un telefono cellulare. I ladri improvvisati sono stati subito identificati, bloccati e denunciati.
«In questo periodo le presenze in aeroporto sono aumentate – conclude la dirigente Niro -, abbiamo una media di 25 voli al giorno per circa 180 passeggeri a velivolo. C’è quindi folla e abbiamo vissuto momenti complicati da gestire. In particolare quando alcuni voli sono stati cancellati a causa del maltempo. Fortunatamente siamo sempre riusciti a tenere la situazione sotto controllo».