Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fenice, in scena il «Dorian Gray» di Pierre Cardin
Da oggi a domenica alla Fenice «La bellezza non ha pietà», lo spettacolo dello stilista di origini venete ispirato al romanzo di Oscar Wilde. Protagonista l’attore cantante Federico Marignetti, affiancato dal ballerino Marco Vesprini
«Nel corso della mia carriera ho sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani talenti. Ho scoperto e offerto a tantissimi artisti la possibilità di esprimersi, di sprigionare sino in fondo la loro creatività nei miei spazi culturali, senza mai condizionarli: perché il rispetto per il talento esige anzitutto che sia lasciato libero». Sono queste le fondamenta ideali di Dorian Gray – La bellezza non ha pietà, lo spettacolo di teatro musicale che Pierre Cardin, lo stilista di origini trevigiane naturalizzato francese, ha prodotto nel 2016 per celebrare i propri 70 anni di carriera, facendosi un regalo sontuoso e al contempo investendo nell’arte.
D’altronde è sempre stata nelle corde del couturier l’abitudine di far entrare in sinergia moda e spettacolo, nell’ottica di creare novità e perseguire una ricerca estetica assoluta. Dopo una lunga tournée internazionale che ha toccato Parigi, Barcellona, Astana, Atene e le maggiori città italiane, raccogliendo successo ovunque, l’opera moderna scritta dal compositore padovano Daniele Martini torna per la chiusura sul luogo del debutto, il teatro La Fenice di Venezia, con tre appuntamenti: oggi e domani alle ore 21 e domenica 5 agosto alle ore 18 (www.teatrolafenice.it).
Un ritorno «a casa» con il quale però l’opera mostra tutto il suo cammino, l’«evoluzione» del personaggio, della combinazione fra gli elementi della scena, del concetto di «bellezza«, indagato a partire dalle «inquietudini» del romanzo di Oscar Wilde ma con una chiave di lettura drammaticamente attuale. «Sono particolarmente contento che l’Italia abbia accolto con entusiasmo lo spettacolo», ha
VERONA
commentato Cardin. Poi, facendo riferimento anche alle date al San Carlo di Napoli dei giorni scorsi, ha aggiunto: «Adesso non resta che concludere in bellezza, in due città meravigliose». Lo spettacolo per la regia di Emanuele Gamba, con le video proiezioni di Sara Caliumi, le scenografie del nipote dello stilista (nonché co-produttore) Rodrigo Basilicati, e naturalmente i costumi firmati da Cardin stesso, vede sulla scena l’attore cantante Federico Marignetti (già protagonista del musical Spring Awakening e del Romeo & Giulietta di David Zard), impegnato fra intensi monologhi e arie musicali, affiancato unicamente da Marco Vesprini, ballerino che dà vita attraverso il movimento ai dissidi dell’anima di Dorian Gray, rendendola «fisica» e visibile.
Se nel racconto di Wilde il personaggio principale è accompagnato da altre figure (Lord Henry Wotton e Basil Hallward) in qualche modo responsabili del famoso «patto col diavolo» stretto dal giovane per non invecchiare, il copione della versione teatrale moderna si concentra sul solo protagonista, scelta che prevede quindi una prova attoriale e musicale di grande abilità. Lo stile delle composizioni combina atmosfere orchestrali a sferzate rock, sottolineando i contrasti del testo. Evocativi i giochi di luce e le videoproiezioni, che trasportano lo spettatore dentro un clima onirico e spirituale.