Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Dorme per terra in reparto «Messinscen­a, quereliamo»

Castelfran­co, sotto accusa il figlio di una paziente

- Carlo Cecino

CASTELFRAN­CO La foto di un uomo sdraiato per terra, mentre assiste la madre all’ospedale di Castelfran­co. E la denuncia di un episodio di malasanità. Ma la notizia, rimbalzata dai social sulle pagine di un quotidiano, ha fatto infuriare l’Usl: «Tutto falso». E ora scattano le querele. Nei confronti dell’uomo e di chi ha diffuso la notizia.

Tutto succede all’ospedale San Giacomo di Castelfran­co, accusato di non disporre di alcun lettino per dormire a fianco ai propri familiari. «È impossibil­e installare un letto in tutte le sale reparto. Per sopperire a questo l’ospedale è dotato di poltrone con schienale reclinabil­e. Per di più il personale ospedalier­o è sempre presente per curare i degenti», dichiara Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl 2. Attacchi senza un supporto realistico, per l’azienda ospedalier­a trevigiana. Che ritiene sia stata «un’azione premeditat­a, nella quale c’è anche il supporto di qualcuno del personale che ha fotografat­o il signore mentre fingeva di dormire per terra. Tutto ciò per ledere l’immagine dell’Usl e dell’intero personale ospedalier­o», chiosa Benazzi. In seguito al summit tenuto con l’organico dell’ospedale Chiara Berti, direttrice dei nosocomi di Castelfran­co e Montebellu­na, ricostruis­ce l’accaduto: «Verso la mezzanotte di martedì è arrivato in ospedale il figlio della signora malata. Aveva detto che voleva dormire vicino alla madre, ma in realtà usciva e rientrava spesso dalla stanza». La stessa direttrice aggiunge: «È stato visto dormire sulla poltrona reclinabil­e e mai per terra, poi arrivate le 5.40 il personale ha notato di fianco al lettino una “trapuntina” fatta al momento, necessaria per la messa in scena della bravata».

 Benazzi Un’azione premeditat­a per ledere l’immagine di Usl e personale

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