Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Latitanti e braccati da mesi, nomadi traditi dalla voglia di un panino al McDonald’s

- M. Cit.

CORNUDA In fuga da mesi, si fermano al McDonald’s per un panino e vengono arrestati. Protagonis­ti sono Daniele Cari 30enne, nomade vicentino, e la compagna Melissa Montenegri­ni 43enne, finiti in manette mercoledì pomeriggio a Cornuda. I carabinier­i di Castelfran­co Veneto erano sulle loro tracce da settimane, perché il 30enne era inseguito da due ordinanze di custodia cautelare emesse dai tribunali di Padova e Vicenza per reati contro il patrimonio. Ma a farlo finire in cella, insieme alla fidanzata, è stata anche la scoperta che, durante la latitanza, i due avevano messo a segno, poco prima, un furto ai danni del vivaio Regina Service di Altivole.

Secondo quanto ricostruit­o dai carabinier­i, la coppia da mesi si spostava tra le province di Treviso, Padova e Vicenza trovando ospitalità nei campi nomadi o accampando­si dove capitava, come conferma una tenda da campeggio trovata nella loro auto.

Mercoledì i militari li hanno intercetta­ti a Cornuda, hanno atteso che varcassero l’ingresso del McDonald’s e sono entrati in azione. Entrambi sono stati bloccati.

È scattata poi la perquisizi­one personale e, nelle calze del 30enne, i militari hanno trovato 600 euro in contanti, ritenuti provento del furto al vivaio, da dove poco prima erano spariti due portafogli. In auto i carabinier­i hanno rinvenuto anche attrezzi da scasso. Per i due è quindi scattato l’arresto in flagranza per furto. Ieri sono comparsi davanti al giudice, che ha convalidat­o l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi.

Il bottino

Addosso all’uomo trovati 600 euro, frutto del furto compiuto in un vivaio di Altivole

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