Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Erostrato, ancora «prove» di innocenza
Aquini junior cerca di scagionarsi sui social, i legali «nulla di concordato»
CESIOMAGGIORE Li definisce «pensieri in libertà» ma le dichiarazioni che Samuele Aquini posta sul suo account Facebook assomigliano più a un’arringa difensiva. Provenendo da un indagato e rimanendo fuori dalle mura di un tribunale si svuotano di ogni valore e finiscono direttamente nel fascicolo della procura rischiando solo di peggiorare, nel caso dicesse cose avventate, la sua posizione.
Gli indagati sul caso Erostrato sono due, Nemesio e Samuele Aquini (padre e figlio), ma solo il più giovane sente il bisogno di difendersi davanti a tutti senza peli sulla lingua. Intanto, i loro avvocati prendono le distanze. «Noi non c’entriamo nulla – chiarisce Luciano Perco – Sono iniziative personali non suggerite e non concordate. Le dichiarazioni
le rilasciano i legali quando hanno visto gli atti d’indagine. Forse sono momenti di frustrazione dovuti alle indagini lunghe».
Ieri Samuele ha cominciato ad analizzare gli altri indizi. Il libro di Blondet «Adelphi della dissoluzione», da cui Erostrato avrebbe preso la parola «katechon» e l’abitudine di scrivere in rosso, si troverebbe in varie biblioteche del Veneto e non sarebbe quindi così raro. Di certo, i due indagati l’avevano preso in prestito alla biblioteca comunale. Gli inquirenti avevano poi scoperto che il 27 dicembre uno dei due aveva acquistato con la carta famiglia un sacchetto di caramelle al supermercato di Cesio identico a quello ritrovato 26 giorni dopo, pieno di spilli, nel cortile dell’asilo di Cergnai. I due sacchetti appartenevano allo stesso «lotto» che, spiega Samuele, indica solo un «quantitativo prodotto nella stessa fabbrica in un determinato lasso di tempo. Definizione molto vaga che va dai quintali alle tonnellate di prodotto».
Quanto alle lettere di altri mitomani o agli incendi recenti gli inquirenti hanno già dimostrato l’assenza di collegamento con Erostrato. È possibile che siano tutte coincidenze ma sono tante, così come le giustificazioni. Ma questo è lavoro per la procura che starebbe per chiudere le indagini.