Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Festival, salviamo un patrimonio unico»
La Rete al Comune: Treviso leader in Italia
TREVISO L’annuncio dell’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti di voler mettere in ordine i festival cittadini, ovvero accorpare quelli di minore impatto e numeri, trova risposta nella Rete che apre al dialogo ma chiede di non perdere la ricchezza di iniziative che contraddistingue Treviso: «Abbiamo già avuto un confronto con l’assessore e l’abbiamo rassicurata che la Rete Festival, nata un anno e mezzo fa, è già di per sé garanzia di qualità sia a livello artistico che culturale, quindi siamo pronti a proseguire sulla straunici da del dialogo costruttivo che possa essere utile sia all’amministrazione che a possibili nuovi entranti nella rete – spiegano i referenti -. Ci teniamo ad affermare con orgoglio che la pluralità di eventi nati in questi anni fornisce un calendario di appuntamenti in Italia e vorremmo che, al di là della formula operativa scelta, non si perdesse la ricchezza di un movimento di festival e iniziative culturali che tocca tutte le discipline».
Sono 14 i componenti di questo coordinamento (Fiera 4 Passi, Treviso Comic Book Festival, CartaCarbone, Treviso Suona Jazz, Sole Luna Doc Film Festival, Subsculture, VivaVoce, Avanscena, Festival dell’informatica sociale, Nipponbashi, Pensare il presente, StatisticAll, L’Arsenale e Anthropica), centinaia di volontari e artisti: ora tutti si chiedono chi sarà accorpato. Colonna Preti ha detto che bisogna unire eventi affini, anche con manifestazioni non inserite nella lista, per creare appuntamenti di maggiore attrattiva e potenzialità turistiche. Dal 2019 si cambia.
Il piano di Ca’ Sugana Prevede di accorpare eventi minori. I dubbi: «Nessuna città offre tanto quanto la nostra»