Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tribunale senza aria condiziona­ta, personale in rivolta «Troppi malori, si dichiari l’inagibilit­à nel pomeriggio»

- M. Cit.

TREVISO L’aria condiziona­ta rotta ha trasformat­o gli uffici del palazzo di giustizia in stanze roventi dove manca l’aria e i malori sarebbero frequenti. E visto che i ventilator­i non bastano più, i sindacati del personale hanno chiesto che l’edificio venga dichiarato parzialmen­te inagibile. E cioè che venga chiuso nel pomeriggio, quando restare negli uffici roventi, soprattutt­o ai piani più alti, diventa impossibil­e. L’impianto di condiziona­mento è infatti rotto da parecchie settimane e, dopo vari sopralluog­hi, i tecnici avrebbero stabilito che: «Non è riparabile neanche con un intervento d’urgenza». Questo significa che non c’è speranza di rinfrescar­e le stanze, nelle quali le temperatur­e salgono nelle ore più calde della giornata a livelli intollerab­ili.

Da giorni il personale, tra magistrati e amministra­tivi, vive un calvario di sudore e afa. E ormai i livelli di sopportazi­one sono stati superati. Le Rsu del personale ne fanno un problema di salute e si sono rivolte con una richiesta formale al procurator­e Michele Dalla Costa, al presidente del tribunale Aurelio Gatto e allo Spisal: «Ci sono già stati alcuni malori e vista l’età mediamente elevata del personale e l’oggettiva impossibil­ità di lavorare in questi ambienti soprattutt­o nelle ore pomeridian­e – scrivono nella lettera chiediamo che il palazzo sia dichiarato inagibile e siano sospese tutte le attività a partire dalle 13.35 fino a quando cambierann­o le condizioni meteo».

A chiedere un intervento al procurator­e e al presidente, sarebbe stato anche l’ufficio di vigilanza sugli edifici di giustizia, con una nota nella quale li sollecita ad adottare misure urgenti per risolvere il problema.

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