Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il Tenni è del Treviso Visentin: «Riportiamo in alto stadio e società»
Il presidente biancoceleste punta al salto in serie D
TREVISO La spina – Tenni, finalmente, non farà più male. Perché i cinque anni di concessione da parte del Comune di Treviso riguardanti l’utilizzo dello glorioso stadio cittadino sono un punto di partenza importantissimo per il futuro. Permettono di ragionare in una dimensione più rassicurante e di gettare le basi per un rafforzamento importante del Treviso Calcio senza dover impiegare tempo, risorse ed energie in aspetti che non siano squisitamente tecnici. La concorrenza sarà agguerrita, ma il Treviso punta in alto e rilancia nel prossimo campionato di Eccellenza.
Luca Visentin, finalmente il Tenni?
«Innanzitutto non sono abituato a guardare indietro, ma preferisco guardare avanti. Il passato è ormai alle spalle, abbiamo lavorato sottotraccia e adesso abbiamo raggiunto questo grande risultato»
Cosa può significare per la società questo sviluppo?
«Ci impegneremo per riqualificare e rigenerare lo storico impianto in quanto è un simbolo della città. Prometto che tornerà ad esser una struttura sportiva degna del suo blasone e il fiore all’occhiello di Treviso».
Il sindaco Mario Conte è stato di parola.
«Sono enormemente contento della fiducia che è stata riposta nei miei riguardi da parte del Sindaco Conte e dell’amministrazione comunale ed emozionato e felice di aver mantenuto la promessa fatta ai tifosi in concomitanza con il mio arrivo nel capoluogo a marzo 2017. Adesso bisogna unicamente rimboccarsi le mani e cominciare immediatamente a lavorare per recuperare il tempo perduto».
Il vostro obiettivo nella prossima Eccellenza ?
«La volontà è quella di costruire una rosa in grado di competere per la promozione in Serie D. Non sarà facile, ma sono convinto che ce la faremo».
Quanti giocatori mancano per completare la rosa?
«Stiamo valutando almeno un altro acquisto per reparto. Arriveranno almeno un difensore, un centrocampista e un attaccante».
Quali sono le avversarie più attrezzate?
«Il Portomansuè, sicuramente, poi c’è anche il Mestre, ma la concorrenza sarà feroce sotto tutti i punti di vista. Lo sappiamo, perché ogni volta che sali un gradino di categoria le difficoltà aumentano in maniera esponenziale».
Quali sono i suoi personali auspici?
«Quando abbiamo cominciato il nostro lavoro abbiamo trovato solo macerie, ma in un modo o nell’altro siamo tornati in Eccellenza. Ma è soltanto il primo passo. Vogliamo, restituire a Treviso la dignità che merita, una piazza che era in serie A. Ci rimbocchiamo le maniche e vogliamo arrivare lontano».