Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nei campi pomodori secchi e patate lesse
Perso il 20% della produzione. Bene solo il vino: più qualità e quantità
Le alte temperature registrate negli ultimi giorni stanno avendo effetti pesanti sui campi. Pomodori e zucchine «scottati», patate lessate.
VENEZIA Pomodori e zucchine «scottati», patate letteralmente lessate, zucche come appena uscite dal forno, angurie e meloni che «scoppiano» per l’eccessivo caldo. E ancora barbabietola in stress idrico, insalatina e rucola in serra che faticano a germogliare mentre il mais matura in tempi record e c’è la corsa contro il tempo a raccoglierlo perché se troppo essiccato non è commestibile nemmeno per gli a n i mal i . Non solo. Il radicchio trapiantato in questi giorni rischia di non attecchire nel terreno rovente che rasenta i 50 gradi nonostante le innaffiature.
Stando a Coldiretti Veneto le alte temperature registrate negli ultimi giorni, l’elevato tasso di umidità e afa, hanno mandato in sofferenza anche i prodotti della terra. E non senza danni, a partire da ortaggi che
Agosto a 35 gradi
Il caldo aumenta la temperatura dei terreni trasformando ortaggi e frutta in malati terminali. Meno latte dalle mucche e caso radicchio
non possono più essere venduti come di prima scelta o non venduti proprio e mancata produzione. E sono poche le colture che fanno eccezione. «La perdita sulle colture danneggiate è del 15-20 per cento» dichiara Martino Cerantola, presidente di Coldiretti Vicenza, già presidente di Coldiretti Veneto. Detto che il super caldo della prima settimana di agosto ha portato anche a un netto incremento di accessi ai pronto soccorso regionali, con picchi del 18-20% in più nell’Usl costiera del Veneto Orientale e del 19% nell’Usl 6 Euganea di Padova.
Ad essere ottimisti con queste temperature sono invece i produttori di vini: «Si prevede una vendemmia molto buona per qualità e quantità, con una produzione che dovrebbe aumentare del 15-20 per cento rispetto al 2017 - spiega Albino Armani, presidente del Consorzio Doc delle Venezie - Il caldo ha anticipato la maturazione delle uve e quindi anche la vendemmia, che ci sarà dalla prossima settimana». Quest’estate, per quanto bizzarra, ha infatti garantito le condiz i o ni meteoro l o g i ca mente ideali per stappare bottiglie eccellenti. «Sarà una produz i one in l i nea con l ’a nnata 2015, con un livello qualitativo altissimo – riferisce Marco Calaon, presidente del Consorzio Vini doc dei Colli Euganei - La vendemmia ormai si è spostata a metà agosto ma quest’anno alcune aziende hanno già fatto una prima raccolta. Se- condo la mia esperienza usciranno grandi v i ni ross i dai Colli Euganei».
A non brindare affatto sono le fattorie con mucche da latte. Il caldo sempre più intollerabile ha portato uno stato di stress anche per gli animali, a partire appunto dalle mucche che nonostante le contromisure anti afa nelle stalle pro- ducono meno latte. «Un calo anche del 15-20%, con un range che ogni estate si assesta tra il 10 e il 20% – fa sapere Cerantola di Coldiretti – con queste giornate di grande afa i capi mangiano meno, bevono poco e producono appunto meno latte, e in alcuni casi quelli già deboli non sopravvivono».
Sui campi poi è super lavoro per evitare gli effetti di quest’ultima fetta di estate rovente . « I l mais s t a maturando troppo velocemente, di giorno e di notte, e si corre per raccoglierlo – spiega Cerantola – Ortaggi come pomodori e zucchine vengono scottati dal forte sole, così come le lattughe, con le bordature delle foglie che portano i segni, o la barbabi e to l a . L’ i r r i gaz i one c ’è , a pioggia, ma lo sbalzo termico e il caldo eccessivo ne bruciano la foglia. Meloni e angurie, che maturano troppo in fretta invece si crepano».
Nelle serre dove si coltivano le insalatine non va meglio, causa eccessivo caldo e luce. «Sono colture primaverili da 20-25 gradi, la produzione si è ridotta del 30-40% negli ultimi 15 giorni a fronte di grandi richieste del mercato - racconta Francesco Barduca, dell’omonima e s to r i ca a z i e nda che produce e confeziona insalate - vanno meglio misticanza o radicchio, meno delicati». E poi c’è il trapianto di radicchio in buona par te del Ve neto : «Far attecchire le tenere radici in un terreno arso, bollente, è difficile, ma il bilancio si potrà fare solo a fine autunno».