Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Bando per le periferie, Treviso penalizzata»
Contatti telefonici con i parlamentari. Il sindaco: «Caso di coscienza, potremmo ripensare i progetti»
TREVISO Un patto fra sindaci di centrodestra per ritornare in possesso dei fondi del «Bando periferie» congelati dal governo (come se non li avesse congelati lo stesso centrodestra): Mario Conte, sindaco di Treviso, ha già contattato i colleghi di Verona Sboarina e di Vicenza Rucco per sollecitare insieme i parlamentari a rivedere il Milleproroghe che lega le mani ai Comuni. «Ma non è una questione politica — dice —, anche i senatori del Pd l’hanno votato, si mettano tutti una mano sulla coscienza per agire in favore dei cittadini».
Lega e Movimento 5 Stelle, i partiti che avevano promesso di avvicinare la politica alle persone, dopo due soli mesi di governo hanno tagliato cento milioni di finanziamenti in Veneto e 14 a Treviso, per cinque progetti fra Santa Maria del Rovere, Selvana, Fiera e Sant’Antonino. Proprio nei quartieri Conte aveva fatto incetta di voti contro il centrosinistra di Manildo (anche se i progetti erano stati presentati dalla giunta Pd) e adesso deve cancellare progetti e miglioramenti. «Penalizza Treviso e blocca i fondi, sarò portavoce dei cittadini delle periferie in cui dovevano essere realizzati i lavori». Ma c’è un ma: «Se il rinvio ci consentirà di modificare i progetti che avevamo ereditato dalla giunta precedente, ne sarei soddisfatto. Non ci convincono quelli sulle piste ciclopedonali e sugli impianti sportivi. Abbia- mo altre liste di priorità. Innanzitutto spero che i fondi vengano sbloccati, sono cifre importanti. Altrimenti, almeno ci lascino apportare delle modifiche».
Piscina, palestre, illuminazione pubblica, una piazza nuova, sono tanti i lavori che vengono spazzati via dalla volontà dell’intero arco parlamentare. Ma c’è chi non si straccia le vesti. Il comitato che difende gli alberi di villa Margherita, oltretutto, trionfa per il rinviato abbattimento degli alberi in piazza a Santa Maria del Rovere, e c’è chi chiede di ripensare anche l’Eolo, il campo di Selvana.