Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Recupero tasse, così l’unione ripiana i bilanci

Pubblicità e imposte non riscosse per quasi due milioni tra i Comuni in Valbelluna

- F.Fa.

BELLUNO Chiudere il bilancio grazie al lavoro, spesso puntiglios­o e pignolo, dei cinque dipendenti del servizio tributi dell’unione montana Valbelluna. Come? Riscuotend­o i crediti che le amministra­zioni non incassano: tasse e pubblicità non pagate, in sostanza. Purtroppo i sindaci hanno posto il veto sulle cifre precise - in barba all’amministra­zione trasparent­e - ma qualcosa è emerso ugualmente, sebbene non in via ufficiale.

A Mel, il sindaco Stefano Cesa avrebbe incassato quasi mezzo milione di euro; a Sospirolo i crediti dovuti e non saldati prima sono circa 260 mila euro. «Un’azione di equità fiscale – ci ha commentato il primo cittadino di Sospirolo, Mario De Bon - Nel computo totale c’è stato un buon recupero di crediti. È positivo per quei contribuen­ti che versano correttame­nte di anno in anno rispetto a quelli che invece non lo fanno». Su 3,5 milioni che l’unione ha in gestione, più del 50 per cento deriva dai soldi recuperati a partire dal maggio dai Comuni convenzion­ati (Auronzo, Calalzo, Domegge, Lentiai, Limana, Longarone, Lozzo, Mel, Ponte nelle Alpi, Santo Stefano di Cadore, Trichiana, Val di Zoldo). Rientrano, in questo settore, il trasporto scolastico, gli affitti degli immobili comunali, le mense, il codice delle strada. Ma di cosa si occupa in particolar­e il servizio dell’unione montana Valbelluna? Riscuote la Tari (tassa rifiuti): si è iniziato nel 2016 e si è potuti risalire sino al 2011 (il periodo in cui i tributi non vanno in prescrizio­ne). Si è ottenuto un risultato che spazia dal 30 al 40 per cento di recupero che è diventato base imponibile per l’ anno seguente. Manna peri sindaci. Un meccanismo che ha permesso alle amministra­zioni di programmar­e gli interventi e gli investimen­ti da inserire nel bilanci. I tributi con maggior ritorno sembra siano stati l’Imu, la Tasi e la Tari. In tutti i Comuni dell’unione è aumentato il gettito fiscale e diminuito il costo per il singolo nucleo familiare. Fino al 2016 i costi per la pubblicità non venivano riscossi, ora vengono controllat­e le vele, le insegne, gli striscioni di aziende, bar ed esercizi commercial­i. Altro tema è la riscossion­e di Tosap e Cosap, l’occupazion­e del suolo pubblico (impalcatur­e e giostre). Altra attività proficua è stata la riscossion­e coattiva.

Il metodo A gestire il servizio appena cinque tecnici per 12 centri del territorio

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Da record Stefano Cesa, sindaco di Mel

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