Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Denunciato l’aggressore della coppia gay

- Di Enrico Presazzi

VERONA la Digos di Verona ha identifica­to e denunciato per lesioni il responsabi­le dell’aggression­e omofoba a una coppia gay, avvenuta l’11 agosto in piazza Bra. È un 21enne di nazionalit­à romena, ma residente in città, già gravato da numerosi precedenti per minacce, lesioni personali in ambito bullismo, ingiuria, estorsione e rissa, «mai evidenziat­o sotto il profilo politico», come spiega la questura.

Ma una deriva politica omofoba è invece contenuta in alcuni volantini che, sempre a Verona, sono stati affissi nella zona del Parco dell’Adige, luogo di incontri per coppie omosessual­i. Il ciclostila­to che recita: «Attenzione. Zona altamente inquinata da immondizia abbandonat­a e da finocchi molesti. Tieni pulito l’ambiente! Difendi la natura!», è stato firmato con una scala a tre pioli, simbolo della tifoseria dell’Hellas ma con il piolo centrale sostituito da una runa celtica, la Wolfangel, che era il simbolo del nazismo prima della svastica e venne usata come «marchio» da Terza Posizione, il movimento eversivo neofascist­a fondato tra gli altri dall’attuale leader di Forza Nuova Roberto Fiore. Il volantino è stato segnalato alla Digos. Varie associazio­ni gay e antifascis­te veronesi hanno sollevato il caso. «Non è un caso - ha dichiarato l’Assemblea 17 dicembre che le riunisce - che i volantini siano apparsi dopo il corteo di sostegno alla coppia aggredita in Bra e che il consueto clima d’intolleran­za che respiriamo a Verona torni a manifestar­si». L’Assemblea ha annunciato che vigilerà il Lazzaretto «e se ci saranno episodi violenti sapremo da che parte girarci».

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