Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Holding a Nordest? Meglio la regia unica No dei pentastell­ati a Zaia e Salvini

- Martina Zambon

VENEZIA La holding autostrada­le vagheggiat­a dai governator­i Luca Zaia e Massimilia­no Fedriga e benedetta ieri da Matteo Salvini in un’intervista con il Corriere del Veneto, convince poco il M5s veneto. «Meglio una regia unica nazionale» è il commento dei parlamenta­ri pentastell­ati.

Il bellunese Federico D’Incà (M5s), al secondo mandato alla Camera in cui riveste anche il ruolo di questore, concede: «Il tema andrebbe dettagliat­o meglio e siamo in una fase di ragionamen­ti sul futuro della nostra rete autostrada­le. E, in effetti, l’ipotesi di un modello come quello di Cav (concession­aria del Passante i cui utili si reinveston­o interament­e in infrastrut­ture sul territorio ndr) potrebbe essere interessan­te. Poi, però, è chiaro che il tutto deve essere vagliato dal governo e, a conti fatti, propendere­i per una cabina di regia unica, penso al Mit, il ministero delle Infrastrut­ture e Trasporti, per evitare un effetto spezzatino nella gestione». Sottese sono la revoca delle concession­i autostrada­li ai privati e la statalizza­zione della rete. «Per vent’anni - ragiona il deputato - abbiamo avuto concession­i molto sbilanciat­e a favore del privato con un’azione sulle manutenzio­ni che è nell’occhio del ciclone. Ora si cambia ma affidare pezzi di autostrada alle Regioni è pericoloso perché non tutte sono virtuose». Sulla stessa linea la deputata veneziana Arianna Spessotto che per i Cinque Stelli veneti si occupa proprio di trasporti: «Nel nostro programma era già chiara la necessità di riappropri­arci come Stato di tutte le concession­i in scadenza. Sono galline dalle uova d’oro e in alcuni casi potrebbero essere liberalizz­ati. A gara, invece, ci andrebbero le manutenzio­ni ed eventuali nuovi investimen­ti. Lo Stato potrebbe gestire in modo più virtuoso l’intera rete. E, no, non condivido l’idea di una holding mista. I mix pubblico-privato non mi hanno mai convinta troppo».

Sul progetto di holding interviene anche Simonetta Rubinato nelle vesti di presidente di Veneto Vivi: «Abbiamo presente la vicenda della Serenissim­a, l’autostrada Brescia-Padova, in cui per mantenere la maggioranz­a pubblica l’allora Presidente indebitò la Provincia di Vicenza per 80 milioni di euro e finita con la vendita nel maggio 2016 ad Abertis a metà prezzo? E l’entità del pedaggio per percorrere appena 32 km sul Passante di Mestre? Servono gare pubbliche per avere efficienza».

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ContrariIn alto a sinistra Federico D’Incà deputato bellunese M5s. Qui sopra l’articolo comparso ieri
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