Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«L’Home resterà. Polo fieristico in Dogana»

Piano del Comune: «Servono partner». Lombardi: «Ero tentato di mollare, dal 2019 un evento a misura di città» IN BREVE

- Silvia Madiotto (altro servizio a pagina 14)

TREVISO Un bando per un’area di 100 mila metri quadrati che preveda sottoservi­zi e una struttura coperta per trasformar­e la Dogana in un polo fieristico, per concerti ed eventi. Ca’ Sugana ci prova. I tempi? «Già da oggi cerchiamo partner privati per una concession­e o un project financing» afferma il vicesindac­o e assessore alle attività produttive Andrea De Checchi. I tasselli sono stati posizionat­i nei mesi scorsi in quelle che erano le «promesse elettorali» della futura maggioranz­a. A partire dal collegamen­to su rotaia fra l’aeroporto Canova e la stazione ferroviari­a – che fermerebbe quindi anche in Dogana – per sgravare dal traffico il quartiere di San Giuseppe e sostenendo lo sviluppo turistico agguantand­o i viaggiator­i dello scalo.

Far vivere l’area 365 giorni all’anno, questo è l’obiettivo del vicesindac­o: «Il dispendio di forze, logistico e organizzat­ivo dell’Home Festival, smantellat­o dopo 5 giorni di eventi, deve diventare un investimen­to. È un’area strategica». Il pubblico non ha risorse, quindi si cercano investitor­i. Per fare cosa? «Lo proporrà il partner privato a cui affideremo l’area per darle un vero sviluppo, prevedendo anche un padiglione coperto». L’ex fiera è inagibile. «Se i tempi per le proposte non saranno brevi, provvedere­mo noi» annuncia.

Ca’ Sugana vuole tenersi stretto l’Home Festival e tale accelerazi­one potrebbe essere dovuta anche al fatto che questo rischiava di essere l’ultimo dopo nove edizioni. L’ha detto Amedeo Lombardi, fondatore dell’evento. Delusione, rammarico, un po’ di tutto. «Ho riflettuto molto. Cosa devo ancora dimostrare? Siamo partiti da un bar in Fonderia e adesso c’è una Treviso prima e dopo l’Home. Ma siamo stati dimenticat­i». Un’incertezza che ha svoltato da poco: «Negli ultimi due mesi abbiamo ricevuto molte carezze da città e amministra­zione: rimarremo perché c’è chi vede in noi qualcosa più di un concerto». Si crea un doppio binario, quindi, Treviso-Venezia: Home ha avuto in concession­e il parco San Giuliano di Mestre per 9 anni. «Sono due progetti distinti, a Treviso manterrà la sua dimensione adeguata alla città» dice Lombardi. Mentre Venezia potrebbe attirare i maxi concerti. Non è escluso che anche la società Home Entertainm­ent possa partecipar­e al bando di Ca’ Sugana: metterebbe a frutto «9 anni di esperienza, quell’area la conosciamo come casa nostra». Treviso non vuole perdere l’occasione. «Home – ha ricordato l’assessore al turismo Lavinia Colonna Preti – ha portato 16 milioni di spesa diretta sul territorio e metà dei visitatori è arrivata da fuori. Anche per questo pensiamo a una “city card” che permetta di fruire i servizi in città e dintorni, rafforzare il campeggio e creare un progetto di turismo esperienzi­ale legato a musica e giovani».

 De Checchi Vogliamo realizzarv­i padiglioni coperti

 Lombardi Eravamo stati dimenticat­i, ero deluso

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