Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«L’Home resterà. Polo fieristico in Dogana»
Piano del Comune: «Servono partner». Lombardi: «Ero tentato di mollare, dal 2019 un evento a misura di città» IN BREVE
TREVISO Un bando per un’area di 100 mila metri quadrati che preveda sottoservizi e una struttura coperta per trasformare la Dogana in un polo fieristico, per concerti ed eventi. Ca’ Sugana ci prova. I tempi? «Già da oggi cerchiamo partner privati per una concessione o un project financing» afferma il vicesindaco e assessore alle attività produttive Andrea De Checchi. I tasselli sono stati posizionati nei mesi scorsi in quelle che erano le «promesse elettorali» della futura maggioranza. A partire dal collegamento su rotaia fra l’aeroporto Canova e la stazione ferroviaria – che fermerebbe quindi anche in Dogana – per sgravare dal traffico il quartiere di San Giuseppe e sostenendo lo sviluppo turistico agguantando i viaggiatori dello scalo.
Far vivere l’area 365 giorni all’anno, questo è l’obiettivo del vicesindaco: «Il dispendio di forze, logistico e organizzativo dell’Home Festival, smantellato dopo 5 giorni di eventi, deve diventare un investimento. È un’area strategica». Il pubblico non ha risorse, quindi si cercano investitori. Per fare cosa? «Lo proporrà il partner privato a cui affideremo l’area per darle un vero sviluppo, prevedendo anche un padiglione coperto». L’ex fiera è inagibile. «Se i tempi per le proposte non saranno brevi, provvederemo noi» annuncia.
Ca’ Sugana vuole tenersi stretto l’Home Festival e tale accelerazione potrebbe essere dovuta anche al fatto che questo rischiava di essere l’ultimo dopo nove edizioni. L’ha detto Amedeo Lombardi, fondatore dell’evento. Delusione, rammarico, un po’ di tutto. «Ho riflettuto molto. Cosa devo ancora dimostrare? Siamo partiti da un bar in Fonderia e adesso c’è una Treviso prima e dopo l’Home. Ma siamo stati dimenticati». Un’incertezza che ha svoltato da poco: «Negli ultimi due mesi abbiamo ricevuto molte carezze da città e amministrazione: rimarremo perché c’è chi vede in noi qualcosa più di un concerto». Si crea un doppio binario, quindi, Treviso-Venezia: Home ha avuto in concessione il parco San Giuliano di Mestre per 9 anni. «Sono due progetti distinti, a Treviso manterrà la sua dimensione adeguata alla città» dice Lombardi. Mentre Venezia potrebbe attirare i maxi concerti. Non è escluso che anche la società Home Entertainment possa partecipare al bando di Ca’ Sugana: metterebbe a frutto «9 anni di esperienza, quell’area la conosciamo come casa nostra». Treviso non vuole perdere l’occasione. «Home – ha ricordato l’assessore al turismo Lavinia Colonna Preti – ha portato 16 milioni di spesa diretta sul territorio e metà dei visitatori è arrivata da fuori. Anche per questo pensiamo a una “city card” che permetta di fruire i servizi in città e dintorni, rafforzare il campeggio e creare un progetto di turismo esperienziale legato a musica e giovani».
De Checchi Vogliamo realizzarvi padiglioni coperti
Lombardi Eravamo stati dimenticati, ero deluso