Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cortina, conto da 250 mila euro Petizione per il ponte di Mortisa
Tutti i danni del nubifragio, i residenti: «Fate presto, arriva l'inverno»
CORTINA (BELLUNO) Preoccupazione tra gli abitanti della frazione di Mortisa a Cortina d’Ampezzo per le tempistiche di ripristino del ponte crollato a seguito della bomba d’acqua del primo agosto scorso. Così oltre cento residenti della zona interessata hanno sottoscritto una lettera all’amministrazione comunale, ma anche Provincia e Regione per chiedere l’urgente ripristino dello stesso a garanzia di una normale viabilità.
«Siamo molto preoccupati perché in questo momento l’unica via di accesso ai due villaggi è rappresentata dalla stradina che passa per il centro di Col, che oltretutto è interessata da un cantiere per la ristrutturazione di un fienile proprio sulla strada. La situazione in caso di una emergenza, un soccorso o un incendio sarebbe devastante in quanto i mezzi non riuscirebbero a passare in modo adeguato e tempestivo – si legge dalla lettera - in merito ai tempi di attesa specifica, se fossero troppo lunghi, chiediamo di operare con immediatezza e determinazione con la realizzazione di un ponte provvisorio tipo Bailey, perché non è sostenibile questa situazione se pensiamo al suo protrarsi alla stagione invernale».
Di certo, fra gli interventi di ripristino da parte del Comune a seguito del temporale di quella notte, il ponte risulta il più impegnativo. «Stiamo portando avanti una verifica idraulica nell’area del torrente per dimensionare una struttura che possa essere posizionata a breve e sicuramente prima dell’inverno. In quel caso davvero potrebbe essere un problema» ha fatto sapere il vicesindaco Luigi Alverà. Per quanto riguarda il ripristino delle opere pubbliche si ha finalmente una stima dei danni: «Con le strade di Val, quella di Mortisa ed il ponte la cifra si aggira attorno ai 250 mila euro».
Chiuso anche il parcheggio di fronte ad un supermercato del centro di Cortina che era posizionato sopra al torrente Bigontina, poiché attualmente ritenuta zona a rischio in caso di ulteriori forti precipitazioni piovose. Per accelerare i tempi si è attivata anche la Regione che sta fornendo al Comune la parte di rilievo relativa al ponte. «Ci siamo attivati subito la mattinata del 2 agosto – spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin – e nella stessa giornata il presidente Luca Zaia ha firmato lo stato di crisi. Abbiamo quindi avviato un pronto intervento per il ripristino della funzionalità idraulica del Rio Torgo sopra Lacedel, dove erano già stati eseguiti interventi di pulizia dell’alveo. Per la zona di Mortisa si è invece provveduto a un rilievo topografico per poter progettare gli interventi necessari per migliorare la funzionalità idraulica del Rio».
La strada che passava sul ponte sarebbe di competenza di Palazzo Piloni ma, conclude Bottacin, «le nostre strutture sono comunque attive e stiamo fornendo al Comune di Cortina tutto l’appoggio necessario per accelerare le tempistiche della progettazione e realizzazione del ponte».
La lettera Chiediamo fin da subito una struttura provvisoria tipo Bailey