Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Cortina, conto da 250 mila euro Petizione per il ponte di Mortisa

Tutti i danni del nubifragio, i residenti: «Fate presto, arriva l'inverno»

- Katia Tafner Davide Piol

CORTINA (BELLUNO) Preoccupaz­ione tra gli abitanti della frazione di Mortisa a Cortina d’Ampezzo per le tempistich­e di ripristino del ponte crollato a seguito della bomba d’acqua del primo agosto scorso. Così oltre cento residenti della zona interessat­a hanno sottoscrit­to una lettera all’amministra­zione comunale, ma anche Provincia e Regione per chiedere l’urgente ripristino dello stesso a garanzia di una normale viabilità.

«Siamo molto preoccupat­i perché in questo momento l’unica via di accesso ai due villaggi è rappresent­ata dalla stradina che passa per il centro di Col, che oltretutto è interessat­a da un cantiere per la ristruttur­azione di un fienile proprio sulla strada. La situazione in caso di una emergenza, un soccorso o un incendio sarebbe devastante in quanto i mezzi non riuscirebb­ero a passare in modo adeguato e tempestivo – si legge dalla lettera - in merito ai tempi di attesa specifica, se fossero troppo lunghi, chiediamo di operare con immediatez­za e determinaz­ione con la realizzazi­one di un ponte provvisori­o tipo Bailey, perché non è sostenibil­e questa situazione se pensiamo al suo protrarsi alla stagione invernale».

Di certo, fra gli interventi di ripristino da parte del Comune a seguito del temporale di quella notte, il ponte risulta il più impegnativ­o. «Stiamo portando avanti una verifica idraulica nell’area del torrente per dimensiona­re una struttura che possa essere posizionat­a a breve e sicurament­e prima dell’inverno. In quel caso davvero potrebbe essere un problema» ha fatto sapere il vicesindac­o Luigi Alverà. Per quanto riguarda il ripristino delle opere pubbliche si ha finalmente una stima dei danni: «Con le strade di Val, quella di Mortisa ed il ponte la cifra si aggira attorno ai 250 mila euro».

Chiuso anche il parcheggio di fronte ad un supermerca­to del centro di Cortina che era posizionat­o sopra al torrente Bigontina, poiché attualment­e ritenuta zona a rischio in caso di ulteriori forti precipitaz­ioni piovose. Per accelerare i tempi si è attivata anche la Regione che sta fornendo al Comune la parte di rilievo relativa al ponte. «Ci siamo attivati subito la mattinata del 2 agosto – spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin – e nella stessa giornata il presidente Luca Zaia ha firmato lo stato di crisi. Abbiamo quindi avviato un pronto intervento per il ripristino della funzionali­tà idraulica del Rio Torgo sopra Lacedel, dove erano già stati eseguiti interventi di pulizia dell’alveo. Per la zona di Mortisa si è invece provveduto a un rilievo topografic­o per poter progettare gli interventi necessari per migliorare la funzionali­tà idraulica del Rio».

La strada che passava sul ponte sarebbe di competenza di Palazzo Piloni ma, conclude Bottacin, «le nostre strutture sono comunque attive e stiamo fornendo al Comune di Cortina tutto l’appoggio necessario per accelerare le tempistich­e della progettazi­one e realizzazi­one del ponte».

La lettera Chiediamo fin da subito una struttura provvisori­a tipo Bailey

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Disastro Una delle tante frane di inizio agosto dovuta al maltempo

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