Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Summit sul rischio frane: interventi su tutti i torrenti
Ad Auronzo già portati i mezzi per rafforzare l’area
BELLUNO Rischio idrogeologico a Cortina e Auronzo di Cadore: interviene la Regione. Mercoledì mattina l’assessore regionale alla Difesa del suolo Gianpaolo Bottacin ha presenziato all’inizio di due interventi sull’Ansiei e a Lago Scin. Ad Auronzo sono stati portati i mezzi e le strumentazioni necessari per il cantiere sui torrenti Giralba e Gravasecca che porterà al rafforzamento della sicurezza idraulica e stradale dell’area.
Gli interventi avranno un costo di 50mila euro e, spiega Bottacin, «saranno seguiti direttamente dalla nostra unità organizzativa forestale di Belluno, con la movimentazione di circa 10mila metri cubi di ghiaia dagli alvei dei torrenti».
Si tratta di lavori importanti che impediranno ai depositi di ghiaia accumulatisi nel tempo di costituire un pericolo per la sottostante strada rezare
gionale 48 delle Dolomiti, che da Auronzo porta a Misurina. In caso di forti temporali infatti la ghiaia rischia di tracimare sopra il ponte mettendo in pericolo i veicoli in transito. L’intervento permetterà di rimodellare gli alvei e rinfor-
le sponde. «Allo scopo di ottimizzare i lavori per garantire la sicurezza idrogeologica – continua Bottacin - la Regione sta monitorando la situazione per intervenire in via preventiva e tempestiva, quando necessario, con interventi puntuali che nel giro di una 15ina di giorni siano in grado di sistemare l’area interessata».
Il rischio è che le colate di ghiaia che scendono dalle cime dolomitiche possano occludere la luce del ponte impedendo il libero deflusso dei torrenti come era già accaduto, senza però grandi danni, nel 2015. Ben diversa la situazione a Cortina. Il cantiere nei pressi di Lago Scin era stato chiuso mercoledì ma una nuova colata detritica nella notte ha imposto un’immediata riapertura dello stesso con nuovo invio di personale e mezzi.
«L’attenzione della Regione rimane alta - conclude Bottacin – Lo scopo è sempre quello di mitigare il rischio idrogeologico tramite un’intensa attività di monitoraggio delle varie situazioni».