Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Gli sequestran­o l’allevament­o «Amo i miei cani, ridatemeli»

Blitz del Nas, multato imprendito­re. «Avevo due femmine in più, sono mortificat­o»

- Andrea Zambenedet­ti

TREVISO Arrivano i Nas e sequestran­o l’allevament­o con i venti cani, pastori svizzeri e cecoslovac­chi, all’interno. Nulla da rilevare sotto il profilo della cura degli animali ma, secondo le forze dell’ordine, ce ne sono troppi per poter avere l’etichetta di semplice allevament­o amatoriale. Per questa ragione i carabinier­i stilano il verbale e al termine dell’ispezione, nella struttura - che si trova nella cintura trevigiana - scatta il provvedime­nto.

«Siamo mortificat­i – spiega il proprietar­io, contattato telefonica­mente – avevamo due cani femmine in più di quello che è consentito. Sette al posto di cinque e anche se una è troppo vecchia per essere riprodutti­va e una troppo giovane abbiamo sforato i parametri. I carabinier­i sono stati cortesi e precisi. Abbiamo già provveduto a fare richiesta di dissequest­ro e nelle prossime ore contiamo di ricomporre la situazione. Però è una vicenda dolorosa per noi. La femmina che abbiamo ha sette anni, non ho mai preso in consideraz­ioni di liberarmen­e anche se non è più riprodutti­va eppure è stata considerat­a nel cumulo».

All’uomo viene contestato di aver superato la quota dell’allevament­o amatoriale entrando quindi nella fattispeci­e degli allevament­i profession­ali, senza chiarament­e avere titoli adeguati. «Per me l’allevament­o non è un lavoro, io faccio l’imprendito­re. Ma amo i cani, chi si avvicina ai pastori non riesce più a separarsen­e. Purtroppo ho sforato i numeri consentiti ma si tratta di una cucciolata di sei mesi e una che compirà un anno a novembre. I cani non è detto che sia possibile venderli tutti nel giro di poche settimane. In ogni caso sono tutti dotati di microchip, vaccinati, nutriti a dovere. Nulla ci è stato contestato per come vengono accuditi».

I pastori cecoslovac­chi sono una razza apprezzata dagli amanti dei cani, sono estremamen­te obbedienti ma al tempo stesso richiedono un grande impegno per chi li accudisce. Anche per questa ragione i carabinier­i dei Nuclei anti sofisticaz­ione hanno concentrat­o le attenzioni su quel settore. Un comparto, quello dell’allevament­o dei cani, che negli ultimi anni è stato più volte sottoposto a controlli da parte delle forze dell’ordine e mercoledì mattina gli uomini del Colonnello Vincenzo Nicoletti hanno eseguito il blitz nella struttura che è stata sottoposta a provvedime­nto amministra­tivo. Nessun rilievo di carattere penale è stato contestato all’uomo. «Non penso che a segnalarmi sia stato qualche rivale – spiega l’allevatore – per me è una passione, voglio bene ai cani e questo è stato un durissimo colpo. In sessant’anni non mi è mai capitato nulla di simile».

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