Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Lady Gaga, emozioni sul red carpet e quel fulmine che «spezza» il film
La protagonista di «A star is born»: passerella con emozioni Proiezione interrotta da un fulmine
Mostra del Cinema: ieri Lady Gaga («A star is born») sul red carpet. La proiezione è stata interrotta per 15 minuti da un fulmine.
«Gaga, Gaga, Gaaaagaaaaaaa». Le urla sono tutte per lei: Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga. Sotto il diluvio annunciato, la diva ha calcato per 25 minuti il red carpet del suo primo film da protagonista, A star is born, diretto dall’attore e amico Bradley Cooper, che l’ha scortata formando con lei un duetto d’antan. Il coronamento di una giornata da impazzimento, spesa ad aspettarla, cercarla, fotografarla, sognarla. Il Lido le ha tributato un abbraccio che lei ha ricambiato sulla passerella, ma anche in Sala Grande quando ha accolto con occhi rossi e lacrime trattenute a stento l’annuncio della speaker col suo nome. In sala: Valentino e Garavani e Giancarlo Giammetti, Donatella Versace, la bellissima Cate Blanchett in abito nero con piume di struzzo bianche, il patron della Diesel Renzo Rosso. La proiezione ufficiale è stata interrotta per un quarto d’ora in seguito a un guasto dell’impianto elettrico causato da un fulmine. È ripresa regolarmente con comprensibile imbarazzo
La stella Lady Gaga era già nata dieci anni fa, ma alla Mostra del Cinema è nata la diva senza trucco che incanta con una voce e una grinta ormai rari. Capello biondo platino, abito stile Marilyn Monroe in Fermata d’autobus (della maison Azzedine Alaïa), una borsetta tracolla che da sola vale un paio di stipendi di un impiegato, Lady Gaga la mattina ha dato di sé l’immagine perfetta per accompagnare il film, in cui è una giovane che trova sulla sua strada un cantante country affermato ma incapace di superare i propri demoni (Cooper) che crede in lei tanto da farla diventare una star. Alloggiata al Belmond hotel Cipriani alla Giudecca, come tutti gli americani che disdegnano il Lido perché troppo caotico, la cantante è arrivata venerdì facendosi immortalare sul taxi 31 in un’altra posa da diva anni ’50, gambe rannicchiate e vestito nero con scollo generoso, capelli raccolti alla Ester Williams. Poi l’arrivo ieri mattina con lo sbarco al Casinò dopo aver passato le prime ore del giorno a dare interviste al Danieli, e il bagno di folla con la dichiarazione di rito: «Sono felice di essere qui. Le mie origini sono italiane, vengo da una città vicino a Venezia». Per la precisione, il paese d’origine del padre è Naso, Messina. Ma per un’americana nata a New York che gira il mondo, i 1.303 chilometri che dividono Venezia dalla Sicilia sono sufficientemente pochi. «Quando mi ha chiesto di interpretare Ally – ha raccontato la diva – Bradley era sulle scale di casa mia con lo struccante e mi ha detto: “Via il trucco, voglio vedere come sei”. Mi ha fatto sentire più libera e mi ha dato nuova vulnerabilità».
Una vulnerabilità che si intuisce in alcune scene e anche quando si accendono su di lei i fari della Sala Grande. Ma le fragilità si combattono. E Lady Gaga è una guerriera. Così questa mattina alle sei (se il tempo sarà clemente) i mattinieri potrebbero avere la fortuna di vederla praticare yoga in piazza San Marco. La cantante, infatti, ha chiesto di poter praticare yoga all’aperto a Venezia, racconta Mirco Battistella, istruttore di yoga nel centro yoga Namastè Venezia: «Lady Gaga farà in questi giorni una lezione di yoga in un luogo eccezionale: il campanile di San Marco». Il tramite è stato l’agente – sarà quel Christian Carino accreditato come compagno della star? – e il management della Biennale. Non dovesse reggere il tempo la lezione potrebbe tenersi a San Polo, dove l’associazione ha la sede. Ma dovesse aprirsi un po’ il tempo, i mattinieri potrebbero fare un bello scoop.