Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il torrente rischia di straripare: al via i lavori in Valle Sabbion

- S. Ma.

sulle scale della chiesa per oltre mezz’ora, sotto l’occhio vigile di mamma Bruna e papà Nino, salutando parenti e amici, stringendo mani, ma lasciando trasparire un’agitazione fuori dal comune. «Non ho dormito stanotte e non mangio da giorni» ha ammesso, «ma gli ha fatto bene, ha perso tre chili, il vestito mi sta meglio» suggeriva lo zio, scherzando ma neanche troppo. È filato tutto come da copione. La sposa che arriva scortata dal padre Mario su una Maserati bianca, l’incertezza sui gradini per colpa dei tacchi sdrammatiz­zata con una risata, l’incontro a metà navata con Marco che bacia quel pancino (la loro bimba nascerà a novembre), amici e familiari che esplodono in un applauso al momento del sì, mentre il sindaco non riesce a nascondere la voce un po’ spezzata dalla commozione. E poi le campane, il riso a pioggia, tanti amici, vecchi insegnanti e compagni di scuola, i membri della band del sindaco, le colleghe e i bambini della scuola Tezzone dove lavora Alessandra, i consiglier­i di Spresiano.

La festa è continuata al ristorante «Da Domenico», a Spresiano – tutto in casa, of course – con oltre duecento invitati, fra i quali anche diversi volti della politica locale: il sindaco di Trevignano Ruggero Feltrin, Franco Bonesso, il sindaco di Giavera Maurizio Cavallin, il parlamenta­re Dario Bond, il direttore dell’Usl 2 Francesco Benazzi, l’avvocato Massimo Malvestio, il consiglier­e provincial­e Roberto Fava, il sindaco di Conegliano Fabio Chies. Tanta Forza Italia (per un sindaco senza bandiera politica), niente Lega. Ma era un evento mondano, una festa d’amore, della politica si riparla da domani.

Partiranno all’inizio della settimana i lavori di pronto intervento su Valle Sabbion, in località Fietta di Paderno del Grappa. L’intervento, urgente, servirà a garantire la regimazion­e idraulica della valle e salvaguard­are la viabilità adiacente alla principale via Fusere. Il torrente, la cui portata non è stabile durante l’anno, in alcuni periodi si riduce ad un rigagnolo, confondend­osi con la strada sterrata che vi scorre a fianco. In altri periodi, però, in occasione delle sempre più frequenti forti precipitaz­ioni, il torrente rischia di straripare. «Lo scopo principale del cantiere – spiega l’assessore regionale alla Difesa del Suolo, Gianpaolo Bottacin - è di garantire l’ottimale regimazion­e idraulica della valle, ridefinend­o i confini con la strada, anche al fine di preservare la viabilità, completand­o al contempo la sistemazio­ne dell’area, già interessat­a da lavori idraulici lo scorso anno sul Ponte Maion». (g.f.)

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