Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il lupo scende a valle, sbranato un asino Il proprietar­io: «Attacco a due passi da casa» Allevatori preoccupat­i: «Greggi razziate»

- Fe. Fa.

Il lupo scende a valle e sbrana un’asina della proprietà di Andrea Miari, a Modolo, che si dice molto preoccupat­o. «Aspettiamo solo che ora sbranino un cane o un cercatore di funghi. Sono sconcertat­o, tutto questo è accaduto a 50 metri da una casa illuminata a giorno e 200 metri dall’anello di Modolo dove la gente passeggia con cani liberi». Questo è il terzo episodio in pochi giorni, dopo quelli di Valdart e le Ronce. Non è servito il recinto elettrific­ato né l’illuminazi­one per fermare il lupo. Sono molti ormai a lamentarsi del ritorno del lupo sulle prealpi. Ieri è intervenut­a anche Confagrico­ltura Treviso che ha espresso preoccupaz­ione per il fenomeno sempre più preoccupan­te dell’invasione di specie animali, che minaccia la tradiziona­le e secolare attività dell’alpeggio sul Monte Cesen e nelle zone vicine. «Sosteniamo gli allevatori del Consorzio di valorizzaz­ione montana, che alla Festa della montagna di Pianezze del 25 agosto hanno denunciato i danni ai pascoli causati dalla proliferaz­ione esponenzia­le della fauna selvatica sul massiccio» dice Fabio Curto, vicepresid­ente di Confagrico­ltura Treviso e presidente degli allevatori di Confagrico­ltura Veneto. «Ora c’è il timore che arrivino anche i lupi, che nel Bellunese e sull’Altopiano di Asiago si stanno diffondend­o rapidament­e, compiendo vere e proprie carneficin­e di bovini e ovini. Le segnalazio­ni confermano la loro presenza sul territorio e, quando questi predatori arriverann­o a mettere casa sul Cesen, per l’alpeggio sarà una mazzata» sottolinea Curto.

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