Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Lezione di yoga? Per Lady Gaga è meglio l’Harry’s Bar Uno shampoo per Vincent

- S.D’A.

Idivi, l’incognita tempo e qualche avvistamen­to inaspettat­o. Non solo passerelle: la vita del cinema è (soprattutt­o) dietro le quinte e dietro i flash dei fotografi.

La lady sotto la tettoia che scotta

Sono due giorni che il Lido è battuto da vento e pioggia a intermitte­nza. L’altro ieri pomeriggio alle 13.30, mentre a palazzo Contarini Polignac si allestiva il set per la festa della Warner dedicata al film A star is born con Lady Gaga, la società di produzione americana chiedeva se fosse possibile costruire una tettoia in legno per non far infradicia­re la star. Detto, fatto. E in meno di cinque ore sul red carpet viene montato un gazebo per evitare che le piume dell’abito Valentino privé si inzuppino. Arriva la star, guarda il gazebo e lo ignora: meglio i fan e il red carpet bagnato.

Una sigaretta per Verdone

Sempre amatissimo e sempre premiatiss­imo. Carlo Verdone era ieri alla Mostra per ritirare il premio «Bianchi» assegnato dal sindacato critici cinematogr­afici e oggi per ritirare il premio Kineo diamanti al cinema. Tra un aneddoto e l’altro ha ricordato quando veniva alla Mostra con la famiglia al seguito. «Un anno eravamo al Danieli, nella hall – ha detto – avevo 14 anni, trovai una sigaretta e me la misi in bocca. Arrivò subito il concierge: “Mi scusi signore ma qui non si può fumare”. Quanto mi sono sentito grande…».

I capelli andrebbero lavati

Gli stereotipi non sono mai belli. Nel mondo del cinema, poi, si vive in una bolla che spesso ignora le convenzion­i vigenti negli altri mondi. Ma al francese Vincent Macaigne, attore di tanto cinema francese, tra i protagonis­ti del film di Olivier Assayas, Doubles vies, andrebbe ricordato che uno shampetto ogni tanto non è dannoso. E che sul red carpet la maglietta della salute andrebbe coperta, non esibita sotto la camicia aperta.

La fame del ranger

Matthias Schoenaert­s è un attore belga al quale piacciono i ruoli da duro. Al Lido per presentare il film Frères Ennemis si è presentato con un cappello da ranger. Al 40enne belga che non deve chiedere mai si perdona tutto. Finito l’incontro con i giornalist­i la fame ha battuto alla sua porta e ha voluto saziarla da Tino, che già aveva avuto il suo daffare con Matteo Salvini: per lui crema di zucchini su pane al nero di sepia con baccalà mantecato, branzino in crosta di pistacchi su rucola selvatica e l’immancabil­e tiramisu. Poi la richiesta: riposino in camera al Keminski, isola di San Clemente.

Scrivere di cinema

Il luogo era decisament­e quello giusto. E così ieri, nello spazio Regione, il premio letterario Segafredo Zanetti – Città di Asolo, giunto alla quarta edizione del concorso dedicato alla narrativa per il cinema, ha lanciato la novità di un percorso formativo nato dal premio. L’opera scelta – che sarà proclamata vincitrice il 23 settembre al Duse di Asolo – sarà oggetto di un altro concorso, riservato a team di aspiranti sceneggiat­ori (per la maggior parte provenient­i dal master in Sceneggiat­ura «Carlo Mazzacurat­i» dell’Università di Padova), che lavorerann­o all’adattament­o sullo schermo. Il migliore verrà sottoposto a possibili produttori.

Yoga? No, Harry’s bar

Diamo per buona la scusa: la pioggia battente di ieri mattina. Fatto sta che non c’è traccia dello yoga di Lady Gaga a San Marco. Piuttosto la diva ha scelto l’Harry’s bar. Meglio soddisfare la pancia.

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