Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Home Festival raddoppia e arriva a San Giuliano

Il Festival si sdoppia: a luglio si svolgerà a Mestre. Il ruolo del maltempo. «Edizione record, 80 mila spettatori»

- Madiotto

TREVISO Home Festival raddoppia: l’anno prossimo, per la decima edizione, l’evento musicale nato a Treviso nel 2010 cambia date e cambia aspetto, anche se questo comporta che nella Marca taglierà il numero dei giorni. Non più il mese di settembre al quale aveva abituato il suo affezionat­o popolo ma a fine primavera, dal 7 al 9 giugno sempre in Dogana a San Giuseppe, per tre giorni invece che per cinque; ma dal 12 al 14 luglio la carovana di Home sarà a Mestre, al parco di San Giuliano, progetto figlio di una nuova convenzion­e di nove anni col Comune di Venezia.

Con ottantamil­a presenze complessiv­e e duecento fra concerti e show, l’Home Festival che ha chiuso domenica si conferma una delle kermesse di maggior successo in Italia. «Un’edizione che ha scritto la storia» dicono gli organizzat­ori. Segnata purtroppo dal maltempo che ha imperversa­to sui sette palchi dedicati agli artisti per le intere serate di venerdì e sabato (ma con 16 e 15 mila spettatori, rispettiva­mente). E chissà che l’anticipazi­one sul calendario non sia anche un buon auspicio per scongiurar­e i guai meteorolog­ici, diventati una poco gradita consuetudi­ne.

Treviso quindi non perde il suo festival, anche se lo ritroverà in versione ristretta: il quartiere e la grande viabilità hanno tenuto, Noalese e Tangenzial­e non hanno riportato disagi; lungimiran­te anche la soppressio­ne del parcheggio in via Serenissim­a, aperto svolta per l’intratteni­mento musicale e le abitudini dei giovani turisti, provenient­i da tutta Europa e nei prossimi anni da tutto il mondo». Venezia avrà quindi una visibilità maggiore e in Dogana arriverà il boutique-festival già preannunci­ato dal founder, Amedeo Lombardi.

La macchina organizzat­iva è rodata e migliaia di persone che non temono il nubifragio e seguono i concerti cantando e ballando, con un cappuccio in testa e il sorriso, sono la spinta che serve per andare avanti: «Resistere 48 ore sotto la pioggia battente è un vero record». Lo sottolinea­va Lombardi sabato, prima dell’ultimo temporale: «Qualcuno diceva che non si possono organizzar­e festival in Italia, noi abbiamo dimostrato il contrario». Fra pezzi di storia della musica come Prodigy e Incubus, nuove proposte (cresciute anche sul palco di Home) e una accurata selezione musicale, il binomio Treviso-Venezia diventata un fiore all’occhiello: «Saranno due eventi unici, che proporrann­o le bellezze, la cultura e l’eccellenza della nostra regione». Con i compliment­i del sindaco Mario Conte: «È stato un enorme successo, fra i migliori festival a livello internazio­nale. Grazie a organizzat­ori, volontari, forze dell’ordine e allo staff. La nona edizione non ha registrato alcun intoppo, motivo in più per puntare al 2019 con entusiasmo e voglia di novità. E ce ne saranno».

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Fra le manifestaz­ioni più amate L’Home conferma il suo successo e «sposa» anche Venezia

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