Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ascopiave, posizioni distanti sull’uscita di Plavis

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TREVISO Il tentativo di trovare un accordo va avanti; ma le posizioni per ora restano distanti. Questo quello che filtra sul caso nella «galassia» Ascopiave sull’uscita in Asco Holding dei soci privati di Plavisgas che detengono l’8,6%, dopo l’incontro di due ore ieri a Pieve di Soligo, nella sede della utility trevigiana del gas, tra i vertici di Plavisgas e il folto gruppo in rappresent­anza di Asco Holding, dodici persone tra sindaci e consiglier­i della spa, accompagna­ti dal presidente di Ascopiave, Nicola Cecconato. Vertice messo in campo nel tentativo di mandare a buon fine l’uscita dei soci privati per sterilizza­re il complicato gioco in Asco Holding innescato dai dissidi intorn0 alla legge Madia, con tanto di sentenza del Tar che aveva dato ragione ai privati. E con il progetto originario di un recesso dei privati messo in dubbio non solo dal ricorso di una serie di sindaci leghisti alla sentenza del Tar, ma anche dai contatti con il fondo infrastrut­turale F2i e l’offerta avanzata da questo di un prezzo più alto rispetto a quello di recesso. Plavisgas ieri ha fatto capire di attendersi ora un’offerta più elevata per chiudere. E di non essere disposta a ritirare le azioni legali in risposta al ricorso al Consiglio di Stato: la mossa decisiva sul fronte legale sarebbe proprio il ritiro del ricorso. Plavis, par di capire, si sente in una posizione di forza rispetto alla battaglia legale già armata, con il Consiglio di Stato che si pronuncerà tra venti giorni. A questo punto tocca alla Holding decidere la mossa.

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