Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Ne avrò 450 da trasferire: poteri speciali contro i troppi no»
VENEZIA «Gli appalti? Vengono dati agli improvvisati». «Troppi i no dei sindaci all’accoglienza dei profughi, servono poteri speciali». Così il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto.
VICENZA I migranti della nave Diciotti, salvati a metà agosto al largo di Lampedusa e rimasti a bordo del pattugliatore della Guardia costiera italiana a Catania per alcuni giorni prima che la Cei desse disponibilità ad accoglierli, non arriveranno nel Vicentino. «Ci è stato detto che non è necessario» spiega il vescovo Beniamino Pizziol, che come capo della Chiesa vicentina aveva dato la disponibilità ad ospitarne quattro tramite la Caritas diocesana e la parrocchia di Malo che si era offerta. «Le nostre porte, comunque, rimangono aperte – sottolinea Pizziol – nello spirito con cui accogliamo dal 2015, io prediligo piccoli gruppi, con quelli grandi potrebbero esserci rischi legati al fattore economico». In diocesi sono attive micro accoglienze (di gruppi di 4 o 5 persone gestite da volontari tramite Caritas) in 17 dei 22 vicariati, mentre in seminario e nelle strutture di alcuni ordini religiosi ci sono gruppi più grossi. Tra parrocchie e altri istituti, i richiedenti asilo ospitati sono circa 250.«Il fenomeno è epocale, ci vuole una visione globale per risolvere i problemi. Si deve stare attenti a quattro tipi commercio – ammonisce il vescovo -, quello di esseri umani e organi, delle armi, delle droghe e dei rifiuti tossici. Si sbandiera una cosa e poi non si fa niente, sono d’accordo con “l’aiutarli a casa loro” e come Chiesa lo facciamo, tramite le missioni, ma accogliamo anche chi è qui».(el.ra.)