Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Scuola e grana professori Sardella: «Ancora scoperte almeno settecento cattedre»
La dirigente: «Va ripensata anche l’alternanza lavorativa»
TREVISO Inizia mercoledì la scuola per 112 mila studenti, pronti ad entrare in classe dopo tre mesi di vacanza.
Quello che manca, ancora, è, in parte, il corpo docenti negli istituti: 89 insegnanti alle elementari, in particolare per il sostegno, e quasi settecento professori alle medie e alle superiori. Problemi che andranno risolti attingendo alle graduatorie di istituto, così che ogni dirigente possa riempire le cattedre vacanti con chiamate dirette. Una situazione non critica ma da monitorare, della quale si sta occupando la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Barbara Sardella.
«L’organico di fatto, comprensivo degli iscritti negli istituti trevigiani dall’infanzia alla scuola di secondo grado, è recentissimo, dei primi giorni di settembre – spiega – e quindi solo in questi ultimi giorni abbiamo potuto convogliare le forze disponibili nelle immissioni in ruolo».
Manca poco alla prima campanella e le lezioni si svolgeranno senza complicazioni, ma ci sono delle urgenze. La Provincia (competente per l’edilizia scolastica) ha chiesto l’aiuto dei sindaci per trovare spazi adeguati alle superiori che scoppiano di studenti, mentre le elementari subiscono il calo delle nascite: dal prossimo anno il Comune carestituito poluogo si è reso disponibile a offrire immobili di proprietà per alleggerire le «classi pollaio».
Al provveditorato si occupano invece del personale. «Il problema sotto gli occhi di tutti riguarda la scuola primaria – sottolinea Sardella – su 123 ruoli rimangono 89 posti vacanti, dei quali 59 di sostegno. La piaga, in questo momento, è che non ci sono docenti specializzati. Abbiamo
Nuovo anno
Mercoledì, anche per gli studenti trevigiani, suonerà la prima campanella del nuovo anno quindi alle scuole i posti che non abbiamo potuto occupare perché possano fare delle chiamate in base alle graduatorie di istituto, con le quali dare risposte immediate». Nella secondaria, mancano docenti di italiano e matematica alle medie, di matematica, italiano e inglese alle superiori: «Nel primo grado abbiamo 315 posti vacanti in organico di diritto, di cui 123 di sostegno, e 324 nel secondo grado».
Le carenze si sentono anche nei ruoli di vertice: 12 scuole sono senza direttori dei servizi amministrativi, figura tecnica fondamentale (è atteso un concorso il prossimo anno) e 38 sono i presidi che devono districarsi fra più di due plessi. «Venezia e Belluno non riuscivano a coprire i ruoli con i dirigenti in servizio – rileva Sardella -, i nostri dirigenti che dovranno coprire distanze notevoli fuori provincia». Due i temi principali da affrontare nell’anno scolastico che inizia: vaccinazioni obbligatorie e alternanza scuola lavoro. Se con il primo la questione si è risolta con la conferma della legge Lorenzin, sul secondo c’è bisogno di costruire un rapporto diverso, un maggiore coordinamento fra istituti (coinvolge gli studenti del triennio) e imprese, portando nel mondo delle professioni le competenze acquisite in classe.
«Ne parleremo con gli enti e le istituzioni con cui è aperto il dialogo – chiude Sardella - per approfondire il ruolo di questo progetto nella formazione scolastica».
Problema primarie Su 123 posti di ruolo, ne restano ancora 89 vacanti, dei quali 59 di sostegno